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“Colpa nostra”: la Ferrari fa mea culpa sul mancato cambio gomme di Leclerc a Sochi

Il team principal della Ferrari Mattia Binotto si assume la responsabilità del mancato pit-stop costato il podio a Charles Leclerc nel GP di Russia di Formula 1: “In condizioni di pista che passa da bagnato ad asciutto è il muretto che indica al pilota quando cambiare gomme. A Sochi c’è stato un difetto di comunicazione”
A cura di Michele Mazzeo
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Il mancato cambio gomme nel pazzo finale del GP di Russia è costato il podio a Charles Leclerc che con pneumatici da asciutto su un tracciato sempre più bagnato dalla pioggia è addirittura terminato fuori dalla zona punti. La "chiamata ai box" al momento giusto è invece arrivata per il suo compagno di squadra Carlos Sainz ed è stata quanto mai provvidenziale dato che gli è valsa il ritorno sul podio e il sorpasso in classifica piloti sull'altro ferrarista.

Un episodio che, anche alla luce della lite di Monza tra il monegasco e il team principal Mattia Binotto, lascia pensare che in casa Ferrari si sia deciso di puntare più sullo spagnolo che sul talento di Monte Carlo. Un'ipotesi che le parole dell'infuriato monegasco nel post-gara di Sochi hanno rilanciato con forza.

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Un'ipotesi che il Cavallino non conferma né smentisce. Il numero uno della squadra corse della scuderia di Maranello dopo il GP di Russia ha infatti ammesso che il mancato rientro ai box di Leclerc per montare le gomme intermedie è responsabilità del muretto della Ferrari:

"Solitamente in condizioni di pista che passa da bagnato ad asciutto è il muretto che indica al pilota quando cambiare gomme sulla scorta dell’analisi dei dati – ha infatti detto Binotto al termine della corsa di Sochi –, mentre nel caso contrario ci si affida al pilota per capire quanto può continuare. Charles nel giro prima della sosta ha realizzato un tempo discreto, ma noi – ha poi proseguito il team principal del Cavallino – ci saremmo dovuti rendere conto che in alcune parti del tracciato stava diluviando e non poteva più restare fuori con le slick".

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Mattia Binotto ha poi bollato l'episodio come un "difetto di comunicazione" del quale bisogna fare tesoro per non commettere più gli stessi errori in futuro: "Il tempismo per il passaggio alle intermedie nel suo caso, purtroppo, non è stato ideale. In quel frangente, forse – ha poi continuato il team principal della Ferrari parlando del mancato cambio-gomme di Leclerc a Sochi –, c’è stato un difetto di comunicazione. È un peccato perché il risultato finale poteva essere migliore. Impareremo anche da questo".

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