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Wayne Rooney: “Vi racconto di quando Cristiano Ronaldo si fermò per mangiare un Big Mac”

L’ex compagno di squadra del portoghese ai tempi dello United, ha rivelato un particolare aneddoto del portoghese: “Andavamo agli allenamenti e alle partite insieme. Stava cercando di ingrassare perché era molto magro e la sera prima di un match si fermò da McDonald’s perché voleva mangiare un Big Mac”.
A cura di Alberto Pucci
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La carriera di Cristiano Ronaldo è ricca di spunti interessanti e di aneddoti curiosi. Uno di questi lo ha rivelato un suo ex compagno di squadra: Wayne Rooney. Il 34enne attaccante inglese, oggi collaboratore tecnico e attaccante al Derby County, ha infatti raccontato ad un noto tabloid britannico un bizzarro particolare relativo al fisico del cinque volte Pallone d'Oro, che arrivò nella Premier League un po' sottopeso. Nel ricordare la maniacale cura del corpo del portoghese, Rooney ha infatti spiazzato il giornalista con una rivelazione inaspettata.

"Eravamo in squadra insieme al Manchester United e andavamo agli allenamenti e alle partite insieme – ha ricordato Rooney, nell'intervista concessa al ‘Times' – La sera prima di un match si fermò da McDonald's perché voleva mangiare un Big Mac. Stava cercando di ingrassare perché era molto magro. Ricordo che bloccò la macchina e mi portò a mangiare un hamburger".

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La pizza di CR7

Oltre agli hamburger del noto ristorante americano, Cristiano Ronaldo ha anche un'altra grande passione culinaria. Ed è stato lo stesso attaccante della Juventus a raccontarla in una recente intervista realizzata per un canale YouTube: "La chiave per prendersi cura del proprio corpo e allenarsi e mangiare correttamente – ha spiegato il giocatore lusitano – Anche se a volte mangio la pizza con mio figlio, altrimenti sarebbe noioso".

"Ho preso la decisione di diventare un calciatore a 11 anni – ha aggiunto il fenomeno di Madeira – Sapevo di avere molto talento, ma in quel momento scelsi di lavorare più duramente di tutti e spesso fuggivo dal dormitorio di notte per allenarmi. In questo modo sono diventato più grande e più veloce. Andavo in campo e le persone erano solite sussurrare ‘Sì, ma è così magro'. Ora mi guardano con occhi diversi e come se fosse la fine del mondo".

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