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Vinicius durissimo contro Liga: “Andrò fino in fondo contro i razzisti, anche se lontano da qui”

Vinicius Junior ha lanciato un attacco durissimo alla Liga dopo gli episodi e gli insulti razzisti che lo hanno colpito durante la gara Valencia-Real: il brasiliano ha lasciato intendere che potrebbe anche andare via per questo tipo di comportamenti che viene tollerato negli stadi spagnoli.
A cura di Vito Lamorte
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Vinicius Junior al centro di un enorme dibattito in Spagna dopo Valencia-Real Madrid. Al Mestalla è stato scritto un altro capitolo nella lista degli episodi razzisti di questa stagione e il calciatore brasiliano è finito nell'occhio del ciclone.

L'esterno offensivo della Casa Blanca è stato espulso nei minuti di recupero dopo una serie di incidenti iniziati con gli insulti razzisti dagli spalti che il giocatore del Real Madrid ha denunciato, indicando anche un tifoso nella tribuna, e poi la rissa che ha visto l'arbitro Ricardo De Burgos Bengoetxea punire solo Vinicius dopo essere andato al VAR.

Una situazione che ha destato un certo stupore, visto che il capannello di persone che erano intervenute nell'alterco e il caos che si era generato: non poteva essere colpa di una sola persona. “Il premio che i razzisti hanno vinto è stata la mia espulsione. Non è il calcio, è la Liga", questo è il messaggio dell'ex giocatore del Flamengo attraverso una stories sul suo account Instagram ufficiale.

Il calciatore brasiliano poco dopo ha scritto anche un lungo post contro la Liga: "Non era la prima volta, né la seconda, né la terza. Il razzismo è normale nella Liga. La concorrenza pensa che sia normale, lo fa anche la Federazione e gli avversari lo incoraggiano. Mi dispiace tanto. Il campionato che una volta apparteneva a Ronaldinho, Ronaldo, Cristiano e Messi oggi appartiene ai razzisti. Una nazione bella, che mi ha accolto e che amo, ma che ha accettato di esportare nel mondo l'immagine di un Paese razzista".

Vinicius ha proseguito così: "Mi dispiace per gli spagnoli che non sono d'accordo, ma oggi, in Brasile, la Spagna è conosciuta come un paese di razzisti. E sfortunatamente, per tutto ciò che accade ogni settimana, non ho difese. Sono d'accordo. Ma io sono forte e andrò fino in fondo contro i razzisti. Anche se lontano da qui".

In pratica, il brasiliano ha lasciato intendere che potrebbe anche andare via per questo tipo di comportamenti che viene tollerato negli stadi spagnoli.

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Il referto dell'arbitro alimenterà certamente polemiche, visto che in un primo momento non c'era scritto nulla sugli insulti razzisti subiti da Vinicius Junior che lo hanno costretto a fermare il gioco, attivare il protocollo antirazzismo e inviare un messaggio tramite l'impianto di diffusione sonora; mentre successivamente, in un rapporto più esteso, sono riportate tutte le offese ricevute dal giocatore del Real Madrid.

Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo Marca, nel referto più lungo si può leggere: "Insulti razzisti: al minuto 73, uno spettatore da sud in piedi "Mario Kempes" si è rivolto al giocatore n. 20 del Real Madrid CF Don Vinicius José De Oliveira Do Nascimiento urlandogli: "Scimmia, scimmia" per cui è stato attivato il protocollo sul razzismo, avvisando il Delegato in campo di effettuare il corrispondente annuncio tramite l'impianto di diffusione sonora. La partita è stata interrotta fino a quando tale annuncio non è stato trasmesso tramite l'impianto di diffusione sonora dello stadio".

L'unica cosa che appariva scritta in un primo momento era: "Lancio di oggetti: Al minuto 71, quando diversi oggetti sono caduti nell'area difesa dalla squadra ospite dalla tribuna sud "Mario Kempes", è stato attivato il protocollo sul lancio di oggetti, consigliando al delegato sul campo di effettuare il corrispondente annuncio tramite l'impianto di diffusione sonora”.

Anche la federazione brasiliana (CBF) a nome del suo presidente, Ednaldo Rodrigues, è intervenuta sul caso sostenendo Vinicius Júnior e sottolineando quella che definisce una ‘malattia globale': "Per quanto tempo vivremo, nel XXI secolo, episodi come quello a cui abbiamo appena assistito, ancora una volta, nella Liga? Per quanto tempo l'umanità continuerà ad essere spettatrice e complice di crudeli atti di razzismo? Quanto tempo dobbiamo ricordare che è un crimine? Quanto tempo dovremo lottare per atteggiamenti concreti ed efficaci dentro e fuori dal campo? Non c'è gioia dove c'è razzismo. Hai tutto il nostro amore e quello di tutti i brasiliani, Vinicius. Non solo tu, ma tutti coloro che hanno sofferto e soffrono di questa malattia globale che è il razzismo. Il colore della pelle non può più dare fastidio”.

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Un messaggio di supporto a Vinicius Jr è arrivato anche dal Valencia: "Il Valencia CF desidera condannare pubblicamente qualsiasi tipo di insulto o offesa nel calcio. Il club, nel suo impegno per i valori del rispetto e dello sport, riafferma pubblicamente la sua posizione contro la violenza fisica e verbale negli stadi e si rammarica degli eventi accaduti durante la partita della 35a giornata della Liga contro il Real Madrid. Sebbene si tratti di un episodio isolato, gli insulti a qualsiasi giocatore della squadra rivale non hanno posto nel calcio e non si adattano ai valori e all'identità del Valencia CF. Il club sta indagando sull'accaduto e prenderà i provvedimenti più severi. Allo stesso modo, il Valencia CF condanna qualsiasi offesa e chiede anche il massimo rispetto per i nostri tifosi.A parte questi incidenti isolati, il Valencia CF desidera ringraziare gli oltre 46.000 tifosi per il supporto alla squadra durante la partita di domenica 21 maggio".

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