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Un anno dopo il Napoli fa di nuovo i conti con i problemi interni

La sconfitta con il Milan, la terza consecutiva in casa, ha lasciato strascichi importanti nello spogliatoio del Napoli. Le parole di fuoco di Gattuso nel post partita, hanno infatti scaricato il peso del pesante ko quasi esclusivamente sui giocatori e fatto tornare alla mente i problemi interni di un anno fa, quando il famoso ammutinamento e l’esonero di Ancelotti diedero la possibilità a Gattuso di sedersi sulla panchina partenopea.
A cura di Alberto Pucci
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Schiantato sul piano atletico e tattico e battuto dal Milan del cannibale Zlatan Ibrahimovic, Rino Gattuso è uscito dal San Paolo scuro in volto e con la convinzione di dover tornare nuovamente a lavorare sulla testa dei suoi giocatori. La mancanza di cattiveria agonistica e più in generale un atteggiamento spesso passivo durante i momenti cruciali della gara, non sono infatti piaciuti al tecnico partenopeo che ha evitato di sottolineare il cuore e l'orgoglio messo in campo nel finale, per concentrarsi solo su quegli aspetti che a lui non sono per niente andati giù.

Le parole di fuoco di Gattuso

Come è abituato a fare da sempre, Gattuso ha così ‘ringhiato' sulla sua squadra. L'ha ribaltata come un calzino dentro lo spogliatoio e davanti alle telecamere, mostrando quella ‘cazzimma' che Insigne e compagni avrebbero dovuto avere di fronte al Diavolo: "Quando arriva la partita importante succede sempre un qualcosa, noi dobbiamo alzare l'asticella anche in questo. È un problema mio, ma ognuno di noi si deve assumere le responsabilità, che sono quelle di giocare seriamente. Bisogna fare un passo avanti nella mentalità. Tante volte vogliamo fare troppo i professorini".

"Stiamo sempre a giudicare il passaggio e l'errore, bisogna stare sul pezzo – ha aggiunto Gattuso a Sky – bisogna starci con la testa, non perdiamo per sfortuna. Pensiamo che solo con la tecnica, con il giocare bene possiamo vincere. È da tempo che succede. Ci sono cose che non mi piacciono, su cui batto da mesi. Vedo atteggiamenti che non mi piacciono e mi rimangono dentro, mi fanno stare male. Bisogna aggiustare quest'aspetto il più presto possibile".

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I colpevoli del tracollo partenopeo

Il ‘one man show' di Gattuso davanti alle telecamere, ha dunque incendiato il post partita e scaricato il peso di una brutta sconfitta quasi esclusivamente sui giocatori: già attaccati al muro dall'allenatore nello scorso gennaio, quando la Fiorentina passeggiò sui resti della comitiva azzurra. L'ex tecnico del Milan avrà mille difetti, ma quando c'è da dire le cose lo fa in faccia alle persone ed è un maestro nel farsi capire bene anche quando non lo può fare. Leggendo tra le righe del suo ‘shampoo televisivo' alla squadra, si ha infatti l'impressione che lo spogliatoio sia ancora nel caos e che i destinatari del suo rimprovero siano i leader tecnici della squadra, i giocatori più importanti. Quelli che esattamente un anno fa si macchiarono del famoso ammutinamento e del successivo siluramento di Ancelotti.

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