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Tra Tudor e Camoranesi a Marsiglia è durata una settimana: duro scontro davanti ai giocatori

Ufficialmente Camoranesi si è dimesso da “braccio destro” di Tudor come era stato pianificato dall’inizio, ma trapela un’altra realtà: insanabili divergenze già nelle prime sedute di allenamento.
A cura di Alessio Pediglieri
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Compagni di squadra alla Juventus tra il 2002 e il 2007, Igor Tudor e Mauro Camoranesi avrebbero potuto consolidare il loro sodalizio, questa volta a bordo campo, nei rispettivi ruoli di allenatore e vice dell'Olympique Marsiglia. Invece, tutto è sfumato nell'arco di poco più di una settimana, con l'ex centrocampista argentino naturalizzato italiano, entrato in contrasto con il croato che aveva appena accettato l'incarico si primo allenatore nel club francese approdato in Champions League, salutando la Serie A dopo un'ottima stagione con il Verona.

Temperamenti forti, caratteri audaci e il piglio da leader: un mix perfetto individuato dalla società francese per rilanciare in alto le ambizioni del presidente Pablo Longoria, succeduto nel febbraio 2021 a Jacques-Henri Eyraud e desideroso di riportare ai fasti di un tempo il club. Ma la coppia Tudor-Camoranesi è scoppiata ancor prima di intraprendere il lavoro per cui era stata chiamata, con una clamorosa spaccatura che ha visto l'italo-argentino abbandonare il suo ruolo e rimettere l'incarico.

Ufficialmente, dal quartier generale marsigliese si cerca di raccontare una storia differente, in cui le tensioni tra i due anche se ci sono state non sono state il motivo della successiva e repentina separazione da parte dell'italo-argentino, oggi fuori dal progetto tecnico. Tutto sarebbe stato pianificato con l'ex campione del Mondo 2006 che era giunto alla corte francese, chiamato dal vecchio amico Tudor, in missione esplorativa, per assumere il ruolo di braccio destro in panchina. Un ruolo, dunque, estemporaneo con il conseguente abbandono che non celerebbe strascichi di polemica: "Igor mi ha chiamato" ha rivelato Camoranesi a L'Equipe "perché dovevo aiutarlo alla partenza, in attesa che venisse completato lo staff". Poi, il giornale francese aggiunge un altro particolare: Camoranesi è prontamente rientrato in Italia, "e vuole continuare la sua carriera da capo allenatore", dopo uno stop che stava durando da un anno (da quando ha lasciato la panchina del Maribor, in Slovenia dove aveva trovato le prime gratificazioni da tecnico).

Una verità che, però, non ha convinto molti visto l'addio senza preavviso e in un momento particolarmente delicato dell'inizio di preparazione e l'immediata scelta del club di aver ingaggiato il suo sostituto, un connazionale di Tudor, il croato Hari Vukas, che ha lavorato in particolare all'Hajduk Split e che aveva appena preso il comando della selezione croata under 17. Se ufficialmente nessuno ha inscenato una polemica, dietro le quinte ci sarebbero state evidenti divergenze sin dalle prime uscite con la squadra.

Nei primi allenamenti dell'Olympique Marsiglia, i giocatori avrebbero anche assistito a forti confronti diretti tra i due, su differenti opinioni tecniche e tattiche. Si parla di accesi dibattiti soprattutto da parte di Tudor che si sarebbe rivolto a Camoranesi in modo più che duro. E proprio per questo, per evitare davvero che il tutto sfociasse in qualcosa di troppo, è sopraggiunto il pronto addio da parte di quest'ultimo che avrebbe spiazzato anche l'amico croato, rimasto offeso per la decisione improvvisa. Adesso, nello staff di Tudor è arrivato Vukas, ma ci sarà comunque un po' di Juventus a fianco del tecnico croato: si tratta di un ex preparatore atletico della Juventus, Mario Rotondale, che ha lavorato in particolare nelle giovanili bianconere dal 2000 al 2013 e in passato ha collaborato anche con Fabio Cannavaro quando era allenatore in Cina.

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