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Il Verona cambia tutto e punta su Cioffi: via Tudor e D’Amico dopo un’annata (quasi) da record

Il Verona è pronto ad annunciare Gabriele Cioffi come nuovo allenatore. Il club scaligero ha infatti annunciato l’addio a Igor Tudor e al ds Tony D’Amico dopo una stagione trionfale che ha sfiorato il record di punti.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il campionato del Verona si è concluso con 53 punti in classifica, 6 in meno dell'Atalanta di Gasperini e a -9 da una qualificazione in Conference League che sarebbe stata la giusta chiosa su una stagione a dir poco perfetta. Il lavoro della società è stato mirato, preciso, capace di capire subito che con Eusebio Di Francesco a inizio campionato qualcosa stava andando storto dopo 3 sconfitte in altrettante gare cambiando in corsa la guida tecnica. Con l'arrivo di Igor Tudor sulla panchina degli scaligeri infatti, l'Hellas ha macinato punti su punti guadagnandosi con largo anticipo sa salvezza e poi proprio il sogno di poter puntare all'Europa senza nulla da perdere, giocando le ultime sfide di Serie A con la massima spensieratezza possibile.

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Il 3-3 all'Olimpico contro la Lazio all'ultima giornata è stata la prova del grande lavoro dello stesso Tudor e della società che con Tony D'Amico direttore sportivo è riuscito ancora una volta a valorizzare giocatori che sembrano privi di stimoli con Simeone e Caprari e di tirare fuori Barak e altri giovani come Casale e Diego Coppola capaci di creare subito le attenzioni delle big sul mercato. Oggi però il Verona ha ufficializzato l'addio sia a Tudor che allo stesso D'Amico, quest'ultimo lascia dopo sei anni. Una rivoluzione totale nel momento migliore del club che a questo punto, secondo quanto scrive Sky Sport, è pronto a ufficializzare l'arrivo di Gabriele Cioffi come nuovo allenatore e Francesco Marroccu direttore sportivo, che finora ha ricoperto lo stesso ruolo nel Brescia.

Per entrambi manca solo l'ufficialità ma sembra ormai pronto un contratto biennale all'ex allenatore dell'Udinese che nell'ultimo turno ha onorato il campionato battendo 4-0 la Salernitana in un Arechi gremito per la salvezza dei granata. L'addio a Tudor è arrivato con un'interruzione consensuale del rapporto professionale  e ha spiegato la sua decisione in un comunicato diramato dallo stesso Verona: "Ci ho riflettuto a lungo, confrontandomi con il Presidente, di cui ho apprezzato schiettezza e trasparenza nell’espormi i programmi per la prossima stagione, ma entrambi abbiamo convenuto che non c’erano tutti i presupposti che sarebbero serviti per proseguire insieme un percorso – ha detto – Alla luce di ciò era giusto separarci".

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Probabile che le scelte di cedere giocatori importanti che possono andare via nel prossimo mercato come Casale e Barak, seguitissimi da Lazio e Napoli, ma anche Caprari e altri protagonisti della cavalcata trionfale dell'Hellas in questa stagione, possa aver spinto il tecnico croato ad andare via. Il Verona avrebbe voluto battere il suo record di punti storico in Serie A raggiunto nella stagione 2013/2014 con 54 punti ma i 53 punti complessivi dimostrano ancora una volta l'ottimo lavoro fatto dal club di Setti che si appresta a dare il via all'ennesimo progetto tecnico-societario che in questi anni sta comunque premiando un Verona sempre più una certezza nella massima serie.

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