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Taider finisce in rovina dopo una vita in Serie A: “Ho perso tutto, non prendo stipendi da un anno”

L’appello disperato dell’ex calciatore di Inter, Bologna e Sassuolo Saphir Taider che inseguendo stipendi milionari è stato vittima di una brutta avventura in Arabia Saudita che lo ha portato ad essere disoccupato a 29 anni e senza ricevere alcuno stipendio per oltre un anno.
A cura di Michele Mazzeo
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A volte inseguire lauti stipendi può ritorcersi contro. E così passare dall'essere un ricco calciatore di Serie A a trovarsi disoccupato senza riuscire più a pagare l'affitto di casa il passo è breve. E la storia che ha voluto mettere in risalto l'ex calciatore dell'Inter Saphir Taider ne è il più recente esempio.

Il 29enne centrocampista algerino dopo le 110 presenze nel massimo campionato italiano con le maglie di Bologna, Inter e Sassuolo ha infatti deciso di lasciare l'Italia e l'Europa per approdare in Paesi meno attraenti dal punto di vista calcistico stimolato da ingaggi decisamente più alti rispetto a quelli che avrebbe potuto percepire nel Vecchio Continente.

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Così nel 2018 Taider ha deciso di oltrepassare l'Oceano Atlantico e accettare la ricca offerta dei canadesi del Montreal Impact, squadra del proprietario del Bologna Joey Saputo che milita in MLS, il massimo campionato statunitense. In Canada gioca per tre stagioni prima di compiere un'altra traversata oceanica per inseguire uno stipendio ancora più elevato. Nell'ottobre del 2020 infatti il 29enne algerino accetta la sontuosa offerta dell'Al Ain FC e si trasferisce in Arabia Saudita.

Ed è qui che la parabola di Taider comincia l'inesorabile discesa che lo ha portato oggi a non avere squadra, a non ricevere più stipendi e a vedere alcuni compagni di avventura sen più i soldi per pagare l'affitto di casa e la retta per la scuola dei figli. La sua avventura in terra saudita infatti non è andata come sperava a causa del mancato rispetto degli accordi stipulati al momento del trasferimento da parte del club. A rivelarlo è stato lo stesso ex centrocampista dell'Inter in un'intervista rilasciata a Goal.com:

"Ho ricevuto il pagamento degli stipendi per soli due mesi, novembre e dicembre – ha infatti raccontato Taider –. Non ricevo il mio stipendio da gennaio 2021. Nel marzo 2021 ho contattato il presidente dell'Al-Ain, Mazen Al Zahrrani, e mi ha promesso che avrei ricevuto gli stipendi, in ritardo. Ho aspettato fino al 21 agosto 2021 – ha poi proseguito il calciatore algerino – e poi ho rescisso il mio contratto, citando in giudizio il club davanti alla FIFA e ho vinto. Ora l'Al-Ain mi deve 6 milioni di euro".

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Soldi che Saphir Taider non ha mai preso. E questo, insieme al fatto che dopo la rescissione non è più riuscito a trovare una squadra restando di fatto disoccupato, lo ha portato a ritrovarsi a vivere un periodo molto difficile dal punto di vista economico: "Il mio problema in questo momento è che sono svincolato e posso firmare con qualsiasi altro club: ho perso tutto e non posso pagare l'affitto o le tasse scolastiche dei miei figli – ha infatti aggiunto l'algerino che solo poco più di tre anni fa giocava in Serie A –. Ho provato a contattare il presidente dell'Al-Ain molte volte per ricevere i miei soldi, ma non ha mai risposto" ha infine detto Taider concludendo il racconto di una triste vicenda che ha scosso molti colleghi, come il connazionale del Manchester City Riyad Mahrez, che gli hanno pubblicamente espresso la propria vicinanza per la situazione paradossale in cui si è ritrovato dopo la brutta sorpresa avuta nella ricca Arabia Saudita.

Riguardo all'ultima parte dell'intervista qualche settimana dopo però Saphir Taider ha voluto rettificare dicendo che quelle dichiarazioni non erano riferite a se stesso, bensì a suoi ex compagni ed ex dipendenti del club saudita che sono ritrovati in quelle condizioni di indigenza dopo il mancato arrivo degli stipendi.

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