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Svezia, i giocatori rinunciano a parte dello stipendio per aiutare il calcio femminile

In Svezia i giocatori di Prima e Seconda Divisione hanno rinunciato a parte del proprio stipendio per aiutare il calcio femminile. Hanno infatti deciso di rinunciare alla propria quota percepita dalla Federazione per poter aiutare economicamente il movimento calcistico femminile che in Svezia è molto importante. Sono stati raccolti 490mila euro che sono stati utilissimi per pagare gli stipendi delle giocatrici.
A cura di Fabrizio Rinelli
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In Svezia i contagi da Covid-19 sono raddoppiati nel corso delle ultime settimane. Una situazione che, così come nel resto del mondo, ha portato ad una crisi anche del sistema calcistico. Specie quello in rosa che in Svezia è molto importante ed è in forte crescita. L’impatto economico generato dalla pandemia è stato devastante tanto da portare il movimento calcistico maschile a venire in soccorso delle colleghe calciatrici. I giocatori che giocano nella Prima e Seconda Divisione svedese, hanno infatti deciso di rinunciare a metà delle entrate finanziarie che percepiscono dalla Federazione proprio per aiutare il sistema calcistico femminile.

In questo modo si è stati in grado di pagare parte degli stipendi delle giocatrici. Un gesto di grande solidarietà che potrebbe anche essere preso come esempio dagli altri Paesi d'Europa e del mondo. La Nazionale femminile della Svezia, tra le altre cose, è arrivata terza nel Mondiale 2019 eliminata dall'Olanda. Per un movimento calcistico in rosa che ha un grande seguito nel Paese scandinavo e che meritava sicuramente questo grande gesto da parte del calcio maschile.

I giocatori hanno raccolto quasi 500mila euro per il calcio femminile

La "Damallsvenskan" femminile rappresenta una delle competizioni più importanti al mondo nel calcio femminile. La Svezia è anche una delle più importanti Nazionale a livello femminile nel mondo. Il movimento in rosa del Paese scandinavo ha tuttavia risentito molto dei problemi economici causati dalla pandemia. E così ecco che rinunciando a metà delle entrate provenienti dalla federazione, il calcio maschile ha raccolto 490.000 euro che verranno devoluti ai club del calcio femminile per coprire gli stipendi delle proprie giocatrici.

Una notizia annunciata con grande entusiasmo da Karl Erik Nilsson, presidente della Federcalcio svedese, che ne ha ribadito l'importanza in un momento in cui il mondo avrebbe bisogno di più gesti come questi. La Svezia rappresenta in questo momento un modello da questo punto di vista. ‘Mundo Deportivo' parla di un'iniziativa senza precedenti utile per dare respiro al movimento. Il calcio femminile è molto seguito in Svezia tant'è che la Nazionale è arrivata terza nell'ultimo Mondiale.

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