Squadra ultima in classifica, i tifosi scatenano l’inferno: picchiati calciatori e allenatore
Ultimi in classifica, aggrediti e picchiati dai tifosi. Calciatori e allenatore del Deportivo Calì hanno vissuto un incubo tremendo. Se chiedete loro cosa può significare vivere l'inferno, temere per la propria vita al punto da non sapere se e in quali condizioni uscire dal campo, vi spiegheranno cosa è accaduto durante la partita del campionato colombiano con il Cortulua all'Estadio Doce de Octubre di Tulua. Sul risultato di 2-0 in favore degli avversari, quando mancavano una decina di minuti alla conclusione della gara, s'è scatenato il caos.
Il Frente Radical è la parte più calda della tifoseria. Appartiene a quel lato oscuro delle barras bravas, di quei gruppi organizzati che fiancheggiano e sostengono le squadre proliferando nella promiscuità di traffici indiscriminati. È lì che la passione (smodata) per un club si mescola ad altro. E questo altro provoca lo spettacolo che ha fatto il giro del mondo. Dinanzi all'ennesima sconfitta l'amore è deflagrato in rabbia incontrollata.
Basta dare un'occhiata alla sequenza videoclip mostrata dalle televisioni sudamericane, le immagini spiegano bene cosa è accaduto. La situazione è degenerata, finita fuori controllo, quando gli ultrà hanno prima scavalcato la recinzione poi forzato i cancelli per fare invasione di campo. A nulla è servito l'intervento della forza pubblica, impossibile arginare quell'ondata di persone tracimata dalle tribune e che s'è riversata sul rettangolo verde partecipando alla caccia all'uomo.
Due le persone nel mirino: l'allenatore Mayer Candelo e l'attaccante Teofilo Gutierrez, ex di Sporting Lisbona, River Plate e Racing Avellaneda. Ma in quei momenti di ordinaria follia tutti hanno rischiato. Il tecnico, nonostante il tentativo degli agenti di proteggerlo, è stato preso a calci e ha ricevuto pugni alla testa. Nei giorni scorsi era stato lo stesso allenatore a denunciare il clima pesante e intimidatorio nei suoi confronti e della squadra per i risultati negativi.
"Questa situazione non è certo una novità – aveva spiegato dopo il pareggio contro il Bucaramanga, lanciando anche un'accusa molto forte verso alcuni media -. Non voglio generalizzare ma ci sono settori della stampa che hanno responsabilità e ci danneggiano".
Il Deportivo Calì non ha ancora reso una dichiarazione ufficiale al riguardo. Né la federazione colombiana s'è pronunciata, l'unico riferimento alla questione è un tweet nel quale viene confermato il risultato del campo e la partita considerata finita al momento dell'invasione.