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Simeone sistema Guardiola: “Chi ha un grande lessico loda con disprezzo, ma noi non siamo stupidi”

A Diego Simeone Pep Guardiola non sta simpatico e non fa nulla per nasconderlo nel dopo partita dell’infuocato match di ritorno tra Atletico Madrid e Manchester City: “Noi non siamo stupidi”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Atletico Madrid-Manchester City è finita in una corrida, con una mega rissa che dal campo si è poi trasferita nel tunnel del Wanda Metropolitano. Brutte immagini che hanno certificato la grande tensione che ha accompagnato il doppio scontro dei quarti di finale di Champions League, deciso nei 180 minuti dalla rete dell'andata di De Bruyne. Lo 0-0 del match di ritorno è degenerato negli ultimi minuti, quando i Colchoneros hanno accusato gli uomini di Guardiola di continue perdite di tempo: una legge del contrappasso, visto che spesso l'Atletico è accusato di usare tutti i mezzi a propria disposizione – non sempre calcistici – per arrivare al risultato.

La tensione tra i giocatori ha avuto rispondenza anche nel gelo tra i tecnici. Dopo la gara dell'Etihad Stadium, Pep Guardiola aveva parlato di preistoria a proposito del calcio dell'Atletico, schieratosi con un 5-5-0 cui mancava solo il pullman davanti alla porta, e ieri sera Diego Simeone ha sistemato così l'allenatore catalano: "Se mi ha mancato di rispetto con quelle parole? Non devo esprimere un'opinione se qualcuno parla bene o meno. Molte volte chi ha un grande lessico è molto intelligente e ti loda con disprezzo. Ma chi di noi forse ha meno lessico non è così stupido".

Diego Simeone e Pep Guardiola si ignorano al Wanda Metropolitano
Diego Simeone e Pep Guardiola si ignorano al Wanda Metropolitano

Il Cholo ha negato che gli applausi a fine partita fossero di scherno per la panchina del City: "Non scherziamo, applaudivo la nostra gente. In generale abbiamo chiuso gli spazi a una squadra fantastica, che fa minimo tre gol a partita. Gli abbiamo fatto fare fatica e nel secondo tempo abbiamo anche avuto le occasioni per passare il turno, non ci siamo riusciti per alcuni episodi e perché non siamo riusciti a segnare. Sono stati 180 minuti bellissimi, abbiamo giocato come volevamo e la spinta dei nostri tifosi ci ha trascinato a dare ancora di più. Resta la rabbia di non aver passato il turno. Alla fine l'importante è vincere. Ed è l'unica cosa che conta".

Dal canto suo Guardiola ha ribadito che non ha mai criticato lo stile dell'Atletico Madrid instillatogli da Simeone: "Ho sempre e soltanto avuto buone parole da dire su di lui. Può giocare come vuole, ovviamente. Non direi mai il contrario. Tutto quello che ho detto è che è molto difficile. E sanno come farlo meglio di chiunque altro al mondo". Alla fine il City è ricorso agli stessi metodi spesso adottati dai Colchoneros, cercando di far trascorrere il tempo per arrivare al fischio finale: "Non avevamo altra scelta – ha detto Guardiola – L'Atletico è stato assolutamente eccezionale. Non mi piace per niente giocare in quel modo, ma questa squadra che gioca così, con la sua gente dietro, è quasi inarrestabile. Tutto quello che ho detto l'altra volta è che quando una squadra gioca in quel modo molto, molto bene, è molto difficile. Nient'altro".

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