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Sarri tra la sfida di Europa League e il calendario: “Niente calcoli, ma 72 ore dopo c’è il Napoli”

Alla vigilia di Lokomotiv Mosca-Lazio, Maurizio Sarri ha riaperto la discussione sulle troppe partite ravvicinate. Buone sensazioni per Immobile, Zaccagni ancora da valutare.
A cura di Alessio Pediglieri
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Maurizio Sarri vuole qualificarsi per gli ottavi di Europa League: la Lazio a Mosca sfiderà la Lokomotiv in un Girone tutt'altro che chiuso con i russi ultimi a 2 punti e il Galatasaray primo a 8. In mezzo, la Lazio seconda a quota 5 di una lunghezza sul Marsiglia. Tutto ancora da giocare ma i prossimi 90 minuti saranno decisivi per le sorti europee dei capitolini e, malgrado il fastidio di dover affrontare una nuova partita tra i disagi dell'Est Europa a novembre, il tecnico è convinto di tornare con un risultato positivo.

Le buone notizie partono dalla condizione del più atteso tra i giocatori di Sarri, Ciro Immobile. Il capitano e bomber della Lazio sta meglio, si è allenato e continuerà a farlo perché le condizioni sono in netto miglioramento. Il problema al polpaccio che lo ha assillato in Nazionale e che ha fatto discutere il club con la Figc sta per diventare un ricordo. Per il tecnico una conferma da parte dello staff medico e dello stesso giocatore che non è al cento per cento ma non prova fastidi. "Mi ha detto che sente ancora qualcosa di diverso tra un polpaccio e l'altro ma il dolore è passato. Il problema è che nelle ultime due settimane si è allenato poco".

Di certo, l'obiettivo è di riaverlo per la partita di domenica sera contro il Napoli, di capitale importanza per una Lazio che arriverà dalla scoppola interna subita all'Olimpico per opera della Juventus. Due big-match di seguito negativi sono impensabili e un giocatore come Immobile in attacco è fondamentale averlo in squadra. Dunque, la sensazione è che con lo Spartak non giochi e pensi di recuperare il prima possibile perché la Lazio avrà anche un giorno in meno per riposare e per Sarri  è un elemento "che non può essere sottovalutato, il calendario messo così rende le cose difficili per tutti. Noi non facciamo calcoli, ma dopo 72 si gioca a Napoli".

Il discorso, caro al tecnico, è quello delle date: "Un giorno in più su tre è tanta roba, siamo al 33% di differenza. Fino a qualche tempo fa chi giocava il giovedì poi giocava il lunedì, ora non accade mai. L'Europa League fatta in questo modo? Di certo è un problema ma mi sorprende l'assocalciatori: hanno lottato per le vacanze di Natale e non per queste cose qua. Con tutte queste partite si massacrano i giocatori"

Dunque, un occhio al Napoli ma anche uno alla Coppa perché non riuscire a qualificarsi renderebbe vani anche gli sforzi e i sacrifici che si compiono per giocare tutte le partite: "Il calendario così rende tutto difficile, non solo per noi. Non si può pensare di andare in giro per l'Europa e non concentrarsi sulla qualificazione. Andremo a Mosca e ce la giocheremo, in una partita difficile e aperta in cui ci giocheremo le nostre carte". Senza però dare informazioni utili su chi scenderà in campo perché per Sarri è una questione su cui ancora riflettere: "Non dico chi giocherà o non, domani. Zaccagni sta svolgendo ancora il ‘compitino', Leiva sta meglio. Proseguiamo partita dopo partita, senza troppi condizionamenti".

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