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Sarri mette a nudo i mali della Lazio: “Non abbiamo la struttura per più di un torneo”

Sarri dopo l’eliminazione dalla Conference League per mano dell’AZ Alkmaar ha sottolineato quelli che a suo dire sono i limiti della Lazio.
A cura di Marco Beltrami
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Maurizio Sarri non nutriva particolare fiducia per le potenzialità europee della sua Lazio, uscita dalla Conference League per mano dell'AZ Alkmaar. Il tecnico ha sottolineato quelli che ha definito come "limiti strutturali" della squadra che a suo dire sarebbe da migliorare da tutti i punti di vista. Ecco allora la sua analisi, dopo aver amaramente constatato come la Lazio sia crollata dopo il pareggio incassato dagli olandesi.

Secondo l'allenatore la Lazio in questa stagione non aveva nelle corde più competizioni. Il riferimento tutt'altro che velato è anche ad una rosa che probabilmente secondo Sarri non è numericamente all'altezza della situazione. Queste le sue parole ai microfoni di Sky: "Non abbiamo la struttura per fare più di una competizione alla volta. Struttura sotto ogni punto di vista, fisico, mentale, numerico. È una constatazione facile da fare, ogni volta che facciamo cinque o sei cambi ne paghiamo le conseguenze".

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Il paragone con l'AZ Alkmaar parte soprattutto dal settore giovanile, dove la differenza a suo dire è imbarazzante: "Non siamo pronti per queste competizioni. Come migliorare? Sotto tutti i punti di vista. Questi nella Youth League hanno dato 5-2 al Real Madrid e noi facciamo la Primavera 2, cominciamo a migliorare da lì".

Come fare però ora ad andare avanti, a partire dal derby di Roma, considerando che tanti giocatori non sono al top della forma? Sarri ribadisce il concetto: "Il derby. Non è che ci sono dei giocatori che non sono in condizione… vengono dal 4 di gennaio a oggi abbiamo giocato ogni 3-4 massimo 5 giorni. Sono al lumicino di energie ma per motivi abbastanza logici per quantità di minuti giocati negli ultimi giorni. Qualcosa che non farei? Non è che si poteva pensare di essere estremamente competitivi. Sapevo che sarebbe stato un problema per noi l'Europa, poi le scelte vengono fatte di volta in volta in base alle sensazioni e ai numeri. Non è che si poteva stravolgere quanto fatto.

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