Sacchi sui calciatori della Juve: “Atteggiamento maleducato e poco professionale”
Ultima giornata di campionato, in palio ci sono ancora due posti in Champions League per tre squadre. Napoli, Milan e Juventus le squadre direttamente coinvolte. L'Atalanta, che ironia della sorte affronterà i rossoneri in casa, sarà arbitro della qualificazione e – al tempo stesso – proverà a blindare il secondo posto che vale un tesoretto quanto a introiti dei diritti tv. Si arriva ai 90 minuti decisivi con le scorie (e le polemiche roventi) scaturite dal match tra bianconeri e Inter per la direzione di gara dell'arbitro Calvarese e per la confusione stessa da parte del Var.
Un disastro totale che ha destato scalpore all'estero, in particolare per il calcio di rigore concesso a Cuadrado nel finale: nelle immagini, infatti, si nota come sia il calciatore colombiano a cercare il contatto (dando un calcio all'avversario), a cadere come fosse stato travolto e come il fischietto abruzzese fosse lontano dall'azione e con la visuale parzialmente ostruita. Quella decisione (e la rete conseguente) ha avuto un peso importante sulla classifica (in caso di pareggio la squadra di Pirlo avrebbe visto restringersi le opportunità di agganciare almeno la quarta posizione) e, complice il mezzo passo falso dei rossoneri a San Siro con il Cagliari, ha risucchiato il ‘diavolo' nel gorgo.
Tra gli errori e gli orrori di una serata da dimenticare per Calvarese (giunto a fine carriera, proprio Juventus – Inter potrebbe essere stata la sua ultima gara) c'è anche l'atteggiamento dei calciatori bianconeri. Vi ha posto l'attenzione l'ex commissario tecnico della Nazionale, Arrigo Sacchi. Nell'intervento alla Gazzetta dello Sport ha sì elogiato il carattere dei giocatori ("ma una vittoria non risolve certo tutti i problemi anche se fortemente voluta") ma anche acceso i riflettori su un aspetto biasimevole: il modo in cui si rivolgono al direttore di gara, in particolare in alcuni momenti dell'incontro. Quelli più caldi, legati alle situazioni anche più controverse.
I giocatori della Juve devono smetterla di accerchiare l’arbitro – le parole dell'ex allenatore del Milan -. È un comportamento che trovo poco professionale e molto maleducato. Poi magari capita che andiamo a giocare all’estero e, quando ci comportiamo in questo modo, veniamo sanzionati il cartellino rosso. Cerchiamo di essere educati nei gesti e nelle reazioni. L’educazione è alla base dello sport.