262 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Quando il defibrillatore cardiaco di Blind si spense all’improvviso: crollò in campo

Christian Eriksen sarà operato per l’impianto di un defibrillatore sottocutaneo: un intervento che dovrebbe metterlo al riparo da una morte improvvisa per arresto cardiaco. L’eventualità di tornare a giocare è tuttavia ancora da valutare, in assenza di una diagnosi precisa sui motivi del malore. Il caso di Daley Blind è un precedente positivo in tal senso, anche se lo spegnimento improvviso del defibrillatore fece vivere momenti di terrore durante un’amichevole dell’Ajax l’anno scorso.
A cura di Paolo Fiorenza
262 CONDIVISIONI
Immagine

In attesa di conoscere esattamente le ragioni dell'arresto cardiaco che ha messo in pericolo la vita di Christian Eriksen sabato scorso durante il match d'esordio della Danimarca agli Europei, una prima decisione è stata presa dai medici che lo hanno in cura nell'ospedale di Copenaghen: al campione dell'Inter verrà impiantato un defibrillatore cardiaco sottocutaneo. Il microdispositivo funzionerà esattamente come un defibrillatore esterno, ovvero entrerà in funzione in caso di un'aritmia importante che possa portare ad una morte improvvisa per lo spegnimento del cuore.

Un intervento cui è stato sottoposto in passato un altro calciatore, l'olandese Daley Blind, al quale successivamente è stato consentito di tornare in campo: il 31enne figlio d'arte gioca tuttora in Eredivisie nell'Ajax, ma anche in Nazionale. È stato schierato titolare dal CT De Boer nella partita d'esordio degli Europei contro l'Ucraina, venendo sostituito nella ripresa perché visibilmente provato da quanto accaduto ad Eriksen.

A Blind nel dicembre del 2019 era stata diagnosticata una miocardite, ovvero un'infiammazione del muscolo cardiaco, dopo aver sofferto di vertigini durante la sconfitta dell'Ajax in Champions League contro il Valencia. Gli era stato dunque impiantato il defibrillatore sottocutaneo e – dopo aver ottenuto l'idoneità sportiva in Olanda – era tornato ad allenarsi ad inizio febbraio del 2020, disputando la prima partita ufficiale il 12 febbraio, quando era entrato nel finale del match contro il Vitesse valido per i quarti di finale della Coppa d'Olanda.

Tutto era filato liscio fino al 25 agosto, quando durante un'amichevole prestagionale con l'Hertha Berlino il defibrillatore si era improvvisamente spento negli ultimi minuti della partita: Blind si era accasciato al suolo tenendosi una mano sul petto, circondato subito dai compagni in preda al panico. Lo spavento era rientrato dopo pochi minuti di assistenza medica ed il difensore era potuto uscire sulle proprie gambe dal terreno di gioco.

La conferma di quanto accaduto l'aveva data il tecnico dell'Ajax Erik ten Haag: "L'ICD di Daley si è spento. È stato subito sostituito ed ora si sente bene. Faremo ricerche su quanto successo". Fortunatamente Blind da allora non ha più avuto problemi di nessun tipo e la sua carriera è proseguita ad alto livello, col titolo vinto con i Lancieri nella scorsa stagione e la convocazione per gli Europei in corso di svolgimento. I tifosi di Inter e Danimarca sperano che Eriksen possa avere stessa sorte di Blind, ricevendo l'idoneità per poter tornare a giocare col defibrillatore cardiaco impiantato.

Peraltro la normativa per ottenerla in Italia è molto più stringente che altrove, come recitano i ‘Protocolli cardiologici per il giudizio di idoneità allo sport agonistico'. La strada insomma è ancora lunga e soprattutto piena di interrogativi: finché non ci sarà una diagnosi precisa sul malore che ha colpito Eriksen, si resterà nel campo delle ipotesi quanto alla possibilità di rivederlo in campo.

262 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views