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Passa la palla all’avversario e lo manda a segnare: nessuno ci capisce niente, è un vuoto di memoria

Incredibile episodio accaduto nella Major League americana: tifosi allibiti, telecronisti sconcertati.
A cura di Paolo Fiorenza
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È stato un sabato da ricordare per i tifosi della St. Louis calcistica, una novità freschissima della Major League Soccer: è la 29sima franchigia del campionato nordamericano, che da quest'anno si è aggiunta al resto della compagnia come expansion team. La squadra della città del Missouri va a fare compagnia dunque agli altri due team professionistici ben più radicati sul territorio, i St. Louis Blues di hockey (nati nel 1967) e i St. Louis Cardinals di baseball (le cui origini risalgono addirittura al 1882).

Il primo gol nella storia del Saint Louis City l'ha messa a segno il difensore Tim Parker
Il primo gol nella storia del Saint Louis City l'ha messa a segno il difensore Tim Parker

L'esordio è stato col botto: vittoria esterna in rimonta in casa dell'Austin. In Texas la gara si era messa male per la squadra allenata dal sudafricano Bradley Carnell e che ha l'elemento più noto nel portiere e capitano Roman Burki, ex Borussia Dortmund e nazionale svizzero. Dopo il vantaggio iniziale degli ospiti, l'Austin aveva infatti capovolto il risultato e ad una ventina di minuti dal termine conduceva per 2-1, quando il St. Louis ha pareggiato in uno dei modi più incredibili che si ricordino.

Il pallone era comodamente tra i piedi del difensore dell'Austin Kipp Keller, che sulla propria trequarti non era neanche pressato più di tanto dagli avversari. Non trovando sbocchi per il passaggio in avanti, si è girato e ha fatto qualche passo all'indietro verso la propria area. A quel punto ha alzato gli occhi e ha visto che a due passi, appena dentro l'area, c'era Jared Stroud: non ha avuto dubbi e gli ha consegnato il pallone sui piedi, allargandosi per riceverne l'eventuale passaggio di ritorno. C'era tuttavia un piccolissimo problema: Stroud è un attaccante dell'altra squadra, il St. Louis, ed infatti non gli è parso vero di ricevere cotanto regalo e tra lo stupore del pubblico e lo sconcerto dei telecronisti ha battuto agevolmente il portiere dell'Austin, portando la gara sul 2-2.

Ma come è stato possibile un errore del genere? L'unica spiegazione possibile, senza scomodare situazioni da inchiesta, è che il povero Keller abbia avuto un vuoto di memoria, dimenticando che quel volto così familiare era un avversario e non più un compagno con cui ha condiviso lo spogliatoio fino a tre mesi fa. Già, perché lo scorso anno Stroud ha giocato proprio nell'Austin, prima di accasarsi al St. Louis a novembre.

Il fatto che sabato scorso vestisse una maglia completamente bianca, del tutto diversa da quella neroverde dell'Austin, non è stato sufficiente per salvare Keller dall'incredibile svarione. Un episodio decisivo, visto che la frittata è stata completata all'86' dal gol della vittoria per il St. Louis, messo a segno dal centravanti brasiliano Joao Klauss.

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