Overmars racconta le conseguenze dell’ictus sul suo corpo: “Il mio cuore è morto al 45%”
Per la prima volta dopo il malore che lo ha colpito lo scorso dicembre Marc Overmars ha concesso un'intervista per parlare della sua nuova vita e dell'avventura come direttore tecnico all'Anversa. Ai microfoni del media belga HNL l'ex giocatore di Arsenal e Barcellona ha raccontato del progetto che sta portando avanti assieme a Mark van Bommel, l'allenatore del club.
"È fastidioso. Devo cercare l'aria quando parlo molto. E mantenere la concentrazione richiede energia. Il mio cuore è morto al 45%" ha esordito Overmars ripercorrendo i difficili momenti del suo malore. A dicembre l'ex giocatore è stato ricoverato d'urgenza per un ictus e le sue condizioni di salute si sono aggravate rapidamente. Il suo cuore è compromesso e pompa sangue soltanto a metà, ma l'ex nazionale olandese ha deciso di portare avanti il suo lavoro come dirigente dell'Anversa.
Il club ha adottato una linea di sostenibilità e con i nuovi innesti in squadra e in dirigenza è risorto, vincendo anche la Coppa Nazionale pochi giorni fa. Una rinascita importante alla quale anche Overmars ha preso parte, grazie alla grandissima esperienza accumulata all'Ajax negli anni in cui il club olandese ha raggiunto grandi traguardi in Europa.
I problemi di salute non rappresentano un ostacolo per lui che vuole continuare a lavorare per la squadra che gli ha offerto una seconda occasione nel mondo del calcio: "Ho subito danni così gravi che non possono essere riparati. Potete anche vedere come respiro. Ma non dovete dispiacervi per me. Sono un uomo felice. E preferisco morire qui, piuttosto che non fare nulla".
Nel febbraio 2022 ha terminato il suo contratto all'Ajax per alcune vicende personali, dopo essersi reso protagonista di molestie ai danni di alcune colleghe, ma pochi mesi più tardi ha potuto ricominciare da capo all'Anversa, risollevata dopo momenti difficili.
Nel corso dell'intervista Overmars ha parlato della filosofia del club, del buon impatto di van Bommel in panchina, della forza dei tanti giovani presenti in squadra. Il sogno più grande è quello di rivivere le notti di Champions League anche in Belgio: "Il mio grande sogno è quello di sentire la musica della Champions League in questo stadio, ma al momento non siamo pronti per questo". C'è amarezza nelle sue parole, ma anche speranza per un progetto che adesso sta dando i suoi frutti e potrebbe portarlo lontano.