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Olanda eliminata dagli Europei, de Ligt ci mette la faccia: “È colpa mia, sto male”

Matthijs de Ligt, espulso contro la Repubblica Ceca, non cerca scuse e si prende tutte le responsabilità di sconfitta ed eliminazione dell’Olanda. Il fallo di mano commesso dal difensore della Juventus ha cambiato le sorti della partita: “Non avrei dovuto lasciar rimbalzare il pallone. Il mio cartellino rosso ha cambiato tutto”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il fallo di mano. L'espulsione col Var. E la sconfitta dell'Olanda eliminata dagli Europei dalla Repubblica Ceca. Matthijs de Ligt sente sulle proprie spalle tutto il peso della responsabilità, della delusione, del risultato pesante per aver lasciato la squadra in dieci nella fase cruciale della partita (55° della ripresa) e aver causato – suo malgrado – le condizioni perché maturasse il ko. Brucia e fa male. Quando ripensa all'azione, all'errore commesso, al pressing di Schick e al capitombolo fatto nel tentativo di ostruirgli il passo, al tentativo disperato di fermare – in un modo o nell'altro – il pallone fa una smorfia e chiude gli occhi. Il flashback di quel momento è un tormento, è come se lo vivesse in quell'istante, davanti alle telecamere.

Due le istantanee di una gara da dimenticare oltre al cartellino rosso che gli viene mostrato dall'arbitro. Il difensore dell'Olanda e della Juventus che esce a capo chino, distrutto, ma non cerca scuse e ci mette la faccia. de Ligt si presenta dinanzi alle telecamere e ammette, con dolore ma con altrettanta onestà, di aver sbagliato tutto. Che la colpa è solo sua. Che se la nazionale è stata battuta e rispedita a casa sa di avere le maggiori responsabilità.

Sto male e ovviamente sono molto deluso – ha ammesso a NOS TV de Ligt -. Essenzialmente abbiamo perso la partita per colpa della mia espulsione e per il fallo che ho fatto. Non avrei dovuto lasciar rimbalzare il pallone ma pensarci adesso ormai non serve.

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Matthijs de ligt fa da capro espiatorio. Ripete più volte nel corso dell'intervista "è colpa mia". In parte è vero, ma non del tutto. La squadra di Frank de Boer era scesa in campo da favorita, ne è uscita ridimensionata da una prestazione tutt'altro che esaltante, incapace di trovare una soluzione rispetto ad avversari molto ben organizzati.

Avevamo la sensazione che la partita fosse in nostro controllo – ha aggiunto il centrale olandese -. Abbiamo avuto qualche buona occasione soprattutto nel primo tempo ma non abbiamo saputo sfruttarla. Loro non avevano fatto molto più di noi ma il cartellino rosso ha cambiato la partita.

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