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De Ligt ci ricasca, ma il fallo di mano che condanna l’Olanda non è l’errore più grande

Matthijs de Ligt ha commesso un fallo di mano nel corso di Olanda-Repubblica Ceca che ha indirizzato la gara in favore di Schick e compagni. L’espulsione del difensore Orange ha rimandato alla memoria di tutti i frequenti fallo di mano che lo stesso centrale della Juventus commetteva nel primo anno in bianconero.
A cura di Fabrizio Rinelli
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L'Olanda è stata eliminata dalla Repubblica Ceca negli ottavi di finale degli Europei 2021 mancando l'accesso ai quarti dove ad attendere Schick e compagni ci sarà la formidabile Danimarca. Uno smacco non indifferente per gli Orange che alla vigilia di questa partita, sulla carta, sembravano essere favoriti per il passaggio del turno. E invece, dopo un primo tempo piuttosto equilibrato ma che ha visto l'Olanda avere le occasioni migliori, sono stati i primi minuti della ripresa a cambiare le sorti della gara. Protagonista in negativo? Matthijs de Ligt, il difensore della Juventus che si è beccato un cartellino rosso che ha poi praticamente indirizzato la gara verso la Repubblica Ceca.

Un lancio per Schick, pronto a puntare Stekelenburg, è stato fermato proprio da de Ligt con un fallo di mano. L'attaccante ex Roma aveva ormai superato il giovane difensore olandese che era stato inizialmente solo ammonito dall'arbitro russo Karasev prima che il Var, affidato all'inglese Attwell, rivedendo l'azione ha poi suggerito al direttore di gara di optare per il rosso. Un errore di posizionamento e di lettura dell'azione che rimanda indietro nel tempo, a un anno fa, quando lo stesso de Ligt, al primo anno alla Juventus, era stato protagonista di ben 4 interventi fallosi di mano condannando più volte i bianconeri di Maurizio Sarri.

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Le immagini dell'intervento di de Ligt su Schick mettono in evidenza un chiaro errore del difensore bianconero che si vede costretto al fallo dopo aver completamente sbagliato la lettura dell'azione. Il giocatore ha sbagliato la postura del corpo affrontando la palla rivolto verso la porta e dunque costretto a rincorrere la sfera smanacciandola con le mani sentendo la presenza di Schick dietro di lui. Un intervento e un fallo di mano che nel suo primo anno alla Juventus aveva commesso già in quattro occasioni. Contro il Torino ad esempio nel derby contro i granata ma anche contro Inter e Lecce. In tutti gli interventi il giocatore aveva sempre allargato il braccio manifestando un evidente disagio nel sapersi posizionare al meglio in area di rigore e respingere la palla.

Proprio il fallo di mano (poi non fischiato) contro il Torino, fece infuriare anche la dirigenza della Juventus. "Mi sento male – ha detto a fine partita il giocatore – Fondamentalmente abbiamo perso la partita per quello che ho fatto. Non avrei dovuto lasciar rimbalzare il pallone". De Ligt fu protagonista di un'ingenuità simile anche contro il Bologna, sempre lo scorso anno, scivolando in area prima di toccare con il piede e poi con il braccio il pallone. Per Irrati quel tocco col piede fu sufficiente per non definire il tocco una deviazione e non concedere il rigore. Un errore simile lo commise anche in un Olanda-Germania.

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