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Ogbonna attacca Mancini: “La meritocrazia non ha prevalso, è stata la mia stagione migliore”

Angelo Ogbonna ci ha sperato fino alla fine, ma la convocazione per i prossimi Europei che cominceranno l’11 giugno non è arrivata. Il CT Roberto Mancini ha fatto altre scelte ed il difensore del West Ham si lascia andare ad un amaro sfogo: “Nello sport la meritocrazia deve prevalere, stavolta non è successo”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Domani sera a mezzanotte Roberto Mancini scioglierà gli ultimi dubbi sulla composizione della lista definitiva dei 26 giocatori dell'Italia che comporranno la rosa che disputerà gli Europei che stanno per cominciare il prossimo 11 giugno. Dall'elenco attuale di 28 andranno tagliati due nomi: Mancini e l'acciaccato Sensi potrebbero cedere il posto a Toloi e Cristante, con piccole chance anche per Raspadori di rientrare al posto di Politano qualora il giovane attaccante del Sassuolo dia sufficienti garanzie fisiche dopo l'impegno con l'Under 21.

Chi sicuramente sa di non avere alcuna possibilità di indossare la maglia azzurra ai prossimi Europei è Angelo Ogbonna, che era stato già escluso dal listone allargato dei 33 preconvocati radunatisi la settimana scorsa in Sardegna. Intervistato da Fanpage un paio di settimane fa, il 33enne difensore di Cassino, in forza al West Ham dopo i trascorsi con le maglie di Juve e Torino, aveva confessato di credere ancora nella chiamata, anche se i giochi sembravano fatti.

Adesso che il sogno è definitivamente tramontato, Ogbonna si sfoga sulle pagine del ‘Corriere della Sera': "Sono molto stupito e anche amareggiato, forse non ha tenuto in considerazione il campionato del West Ham, eppure abbiamo lottato fino all'ultimo per la qualificazione in Champions con il Chelsea di Jorginho e Palmieri, che è arrivato più in alto ma ha dimostrato di non essere una squadra qualunque".

"Nello sport la meritocrazia deve prevalere – attacca Ogbonna – in base al campionato in cui uno gioca, alle statistiche, al valore del giocatore. E stavolta secondo me non ha prevalso. Senza dubbio è stata la mia stagione migliore: dopo i 30 anni un difensore entra nella piena maturità e legge la partita diversamente".

Al centrale due volte scudettato con la Juventus resta la soddisfazione di essere diventato il quarto italiano di sempre per presenze in Premier League, a quota 163, superando Carlo Cudicini. Un traguardo non da poco.

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