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La lista definitiva dei convocati dell’Italia per gli Europei 2021: chi taglierà Mancini

Nella giornata di ieri, il CT della Nazionale Roberto Mancini ha ridotto a 28 la lista degli azzurri ancora in corsa per un posto ai prossimi Europei. Entro la mezzanotte del 1 giugno, il Mancio dovrà comunicare i 26 nomi definitivi. In difesa Toloi ha rimontato su Gianluca Mancini e ora è in leggero vantaggio. A centrocampo, Sensi rischia di stare fuori per le sue condizioni fisiche. Se dovesse recuperare, out uno tra Cristante e Pessina. Resiste la suggestione Raspadori.
A cura di Valerio Albertini
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Entro la mezzanotte del 1 giugno, Roberto Mancini dovrà diramare la lista definitiva dei giocatori che prenderanno parte agli Europei con la maglia dell'Italia. Ieri sera, la lista, originariamente di 35 calciatori, è stata portata a 28. Sono stati tagliati Cragno, Ferrari, Biraghi, Castrovilli, Grifo, Kean e Raspadori. A fare rumore è stata soprattutto l'esclusione dell'attaccante in prestito al PSG, a cui il CT ha preferito Matteo Politano, autore di una doppietta nell'amichevole contro San Marino. La situazione del jolly del Sassuolo, invece, non è ancora completamente definita: è stato mandato con l'under 21 per testare le sue condizioni e l'idea di portarlo last minute continua a ronzare nella testa dell'ex allenatore del Manchester City. Il Mancio dovrà effettuare altri due tagli per portare a 26 nomi la lista definitiva con cui la Nazionale affronterà la competizione continentale: resiste il dubbio tra Mancini e Toloi, con l'atalantino in ripresa, mentre a centrocampo il ballottaggio è a 3 tra Sensi, Cristante e Pessina e la scelta del CT dipenderà molto dalle condizioni dell'interista.

Il ballottaggio tra Toloi e Mancini: il primo è leggermente avanti

La prima decisione che dovrà prendere Roberto Mancini riguarda il difensore che completerà la batteria dei centrali azzurri, già formata da Bonucci, Chiellini, Acerbi e Bastoni. Se quando la Uefa ha comunicato l'allargamento a 26 della rosa Gianluca Mancini sembrava essere certo di un posto, ora le cose non stanno più così. Non per demeriti suoi, sia chiaro, ma perché l'omonimo selezionatore della Nazionale ha trovato in Rafael Toloi un'alternativa assolutamente credibile. Il difensore atalantino, convocabile dal 17 febbraio di quest'anno e con sole due presenze all'attivo, rappresenta una possibilità sia da centrale sia da terzino destro, ruolo in cui ha giocato entrambe le partite disputate in Nazionale. In quella posizione, Roberto Mancini ha già scelto Florenzi e Di Lorenzo, ma portando con sé il calciatore nato in Brasile avrebbe un'alternativa più difensiva ai due esterni sopracitati, entrambi con una spiccata propensione offensiva. Anche il difensore della Roma, in caso di necessità, potrebbe essere dirottato sulla destra, ma sicuramente soffrirebbe più il cambio di posizione rispetto all'ex compagno ai tempi di Bergamo. Gianluca Mancini ha dalla sua, però, anche la capacità di ricoprire il ruolo di centrocampista davanti la difesa, dove è stato schierato da Fonseca in diverse occasioni. Resta un ballottaggio apertissimo, che il CT sarà chiamato a risolvere nelle prossime ore.

In tre per due maglie a centrocampo: dipenderà dalle condizioni di Sensi

Più chiara, invece, la situazione che coinvolge l'ultimo centrocampista da scegliere in vista delle convocazioni definitive. Mancini porterebbe Sensi senza alcun'esitazione. È il vice designato di Jorginho come play basso, ma le sue condizioni fisiche preoccupano non poco il CT, che deve già fare i conti con l'infortunio di Verratti e le condizioni non perfette di Pellegrini. Nell'ultima partita della stagione con l'Inter, l'ex centrocampista del Cesena ha rimediato un'elongazione al flessore, che non gli ha permesso di prendere parte attivamente al ritiro azzurro. Per questo, si fa sempre più strada l'ipotesi che sia lui a restare a casa. A beneficiarne sarebbero Cristante e Pessina, che, invece, sarebbero in ballottaggio nel caso in cui Sensi dovesse riuscire a recuperare in tempo. Il romanista ha dalla sua la capacità di ricoprire anche il ruolo di regista, anche se resterebbe principalmente un'alternativa a Barella e Verratti come mezzala. Per questa posizione, però, sarebbe più adatto il giocatore dell'Atalanta, che ha ben figurato contro San Marino, segnando una doppietta. Anche in questo caso, se il dubbio alla fine fosse tra loro due, è difficile capire che cosa sceglierà di fare Mancini, se deciderà di puntare sull'affidabilità di Cristante o sulla freschezza di Pessina.

La suggestione Raspadori resta viva

Infine, l'ultima suggestione porta a Raspadori. Il CT non avrebbe ancora abbandonato l'idea di convocarlo, ma anche le sue condizioni fisiche non sono delle migliori. Per testarlo, il Mancio lo ha mandato con l'under 21 di Nicolato, che giocherà stasera i quarti di finale degli Europei di categoria contro il Portogallo. Se le risposte dovessero essere estremamente positive, l'attaccante del Sassuolo potrebbe rientrare in corsa e insidiare Politano, il quale ha già superato brillantemente il primo scoglio scalzando Kean e non vorrà mollare il posto agli Europei proprio ora che è così vicino al traguardo.

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