Offese razziste per Dzeko a Bergamo: multa del Giudice Sportivo all’Atalanta per “coro insultante”
Atalanta-Inter è stata una partita giocata ad altissima intensità e nonostante si sia chiusa sul risultato di 0-0 in molti hanno apprezzato lo spettacolo offerto dalle squadre di Gian Piero Gasperini e Simone Inzaghi. Se sul rettangolo verde i calciatori hanno offerto il meglio, fuori le cose non sono andate allo stesso modo. Non tutti se ne saranno accorti ma durante il primo tempo una parte della tifoseria presente nella curva Nord del Gewiss Stadium di Bergamo ha preso di mira Edin Dzeko con cori razzisti.
Un gruppo di tifosi della squadra di casa ha urlato espressioni discriminatorie contro l'attaccante bosniaco durante la prima metà della partita: tra queste c'erano cori, più o meno noti, come "Sei uno zi**aro". L’ex punta di Roma e Manchester City, per tutta risposta, ha zittito a gesti la curva dei tifosi bergamaschi e ha continuato a giocare fino a quando il suo allenatore non l'ha richiamato in panchina.
Secondo quanto è stato possibile i cori provenivano dalla parte occupata dal cuore caldo del tifo organizzato atalantino ma il 35enne attaccante giocatore dell'Inter non ha avuto paura di reagire con ampi gesti nei confronti del pubblico di casa. Poco fa è arrivata la multa per la società orobica da parte del Giudice Sportivo: "10mila euro per avere i suoi sostenitori, al 34esimo del primo tempo, intonato un coro insultante nei confronti di un giocatore della squadra avversaria".
L'episodio ha fatto tornare indietro di qualche mese, quando a essere colpito fu Dusan Vlahovic: in quel caso l‘attaccante della Fiorentina che non riuscì a rispondere alle domande del giornalista perché visibilmente colpito dagli insulti. Lo stesso trattamento è stato riservato a Zlatan Ibrahimovic nel corso della gara contro la Roma della scorsa settimana ed è dovuto intervenire José Mourinho per fermare i cori.
Nonostante ci siano molti opinionisti che si ostinano a dire il contrario e vogliono che tutti si girino dall'altra parte per non vedere, negli stadi di calcio si verificano ancora episodi di razzisimo.
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