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Nessuno vuole acquistare il Catania, nemmeno a prezzo stracciato: cessazione attività ad un passo

Nonostante il prezzo stracciato l’asta fallimentare per acquistare lo storico titolo sportivo del Calcio Catania è andata deserta. Adesso l’incubo cessazione attività immediata di prima squadra e formazioni giovanili è davvero vicinissimo a diventare realtà.
A cura di Michele Mazzeo
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Clamoroso al Cibali! Ma questa volta la celeberrima esclamazione entrata nella storia del calcio italiano non è per uno dei tanti risultati a sorpresa ottenuti dal Catania in casa contro una big della Serie A, bensì per l'esito dell'asta fallimentare del suo titolo sportivo. Nonostante il prezzo veramente stracciato di un milione di euro più altri tre milioni dilazionati fino a fine stagione per coprire esclusivamente i debiti sportivi (prima del fallimento sarebbero serviti 54 milioni di euro) nessuno ha presentato offerte per acquistare il ramo sportivo dell'azienda dichiarata fallita lo scorso 21 dicembre.

Il bando pubblico che scadeva alle ore 12 di oggi, 11 febbraio 2022, infatti è andato completamente deserto. All'apertura delle buste all'interno del Palazzo di Giustizia, nell'ufficio dell'avvocato Ciraolo, difatti ci si è trovati di fronte ad una spiacevole sorpresa: nessuna offerta per acquisire il titolo sportivo della storica società calcistica che adesso milita nel campionato di Serie C ma che fino a otto anni fa militava in Serie A e che nella sua storia vanta ben 17 stagioni di militanza nel massimo campionato italiano.

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Non poteva esserci epilogo peggiore per la storia del Calcio Catania. La società etnea adesso infatti rischia di scomparire per sempre e di essere costretta a sciogliere le righe senza nemmeno riuscire a terminare il campionato che attualmente sta disputando. Già, perché adesso i curatori fallimentari potranno aspettare solo fino alla fine del mese (cioè il 28 febbraio) per eventuali offerte last minute per rilevare il titolo. Dopodiché, in assenza di acquirenti, l'incubo della cessazione attività diverrà realtà con l'attività sportiva di prima squadra e formazioni giovanili che sarà interrotta definitivamente. E a quel punto di clamoroso al Cibali (oggi stadio Angelo Massimino) ci sarà solo il fatto che nessuna squadra professionistica ci giocherà più le proprie gare casalinghe.

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