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Nella finale di basket in Islanda parte all’improvviso una musica: è un coro da stadio anti Juventus

Incredibile e paradossale situazione nel corso di Valur Reykjavik e Tindastoll, serie per la finale scudetto della pallacanestro islandese: dagli altoparlanti del palazzetto si intona un inno. Anti Juve.
A cura di Alessio Pediglieri
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Nella finale scudetto del massimo campionato di pallacanestro islandese, giocata sabato 6 maggio tra Valur Reykjavik-Tindastoll, durante una delle pause di gioco, dagli altoparlanti del palazzetto dello sport sono partite le note di una famose canzone italiana, "Sarà perché ti amo" dei Ricchi e Poveri, ma quando sono iniziate le parole si è fatta una sorprendente scoperta: si trattava della "versione-inno" contro i tifosi juventini.

La situazione paradossale è avvenuta sabato sera, in occasione di Gara 1 per la finale scudetto di basket in Islanda, tra Valur Reykjavik e Tindastoll conclusasi con un finale al cardiopalmo 82-83. Nel corso di una delle pause della partita, all'interno dell'Origo-hollin Hlidarenda di Reykjavik sono rimbalzate le note di una tra le canzoni italiane più famose, evidentemente, anche all'estero e che ha lambito le coste della lontana Islanda. Molto probabilmente trascinata dall'ultima apparizione al Festival di Sanremo 2023, quando i Coma Cose insieme ai Baustelle hanno rinverdito il pezzo con una versione di particolare bellezza.

Così, l'intro musicale di "Sarà perché ti amo", cavallo di battaglia dei Ricchi e Poveri ha fatto il suo ingresso audio mentre si stava controllando una azione alla moviola. E poco dopo, il clamoroso colpo di scena. Dai video diffusi ovviamente nell'immediato post partita sui social network,  si sente chiaramente che qualcosa non è andato per il verso giusto. Perché invece delle classiche parole del testo scritto coinvolgendo anche Pupo – altro autore e cantante italiano che spopola all'estero – ne sono andate nelle altre ben altre, sicuramente meno epiche come l'originale ma divenute ancor più virali, visto il coinvolgimento – suo malgrado – della Juventus.

Infatti, la traccia audio ha riprodotto un coro da stadio, che si è costruito proprio sulla famosissima canzone, che impazza oramai da anni durante le partite del nostro campionato, di matrice anti-juventina. Uno sfottò che è risuonato incredibilmente anche nella lontana Reykjavik, in Islanda, durante una finale di basket: "…e chi non salta è un gobbo juventino"

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