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Napoli, Osimhen si presenta con una promessa: “Voglio segnare alla Juventus”

A pochi giorni dall’inizio del raduno di Castel di Sangro, Victor Osimhen si è presentato alla stampa: “Il Napoli è un grande club e per me è un grande salto. Io il più pagato? Non mi interessano le cifre, m’interessa dare il meglio per il club. Sono circondato da affetto, anche se all’inizio ero scettico sul’Italia per il razzismo. Ma Napoli non è così”.
A cura di Alberto Pucci
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Osimhen - foto da Twitter Napoli
Osimhen – foto da Twitter Napoli

Dopo le parole di Aurelio De Laurentiis e Rino Gattuso, è arrivato il momento delle prime dichiarazioni italiane di Victor Osimhen. Il giovane attaccante nigeriano, già protagonista nei primi allenamenti nel ritiro di Castel di Sangro, ha parlato durante l'incontro con la stampa andato in scena nelle scorse ore al Palazzetto dello Sport della cittadina abruzzese. "Ho accettato questa sfida, dopo aver parlato con Gattuso e con il presidente. L'affetto che ho ricevuto da loro è incredibile e per un giovane la motivazione è fondamentale".

La gioia di Osimhen

"Il mio rapporto è ottimo con entrambi – ha continuato l'attaccante – Sono stati come dei padri per me, mi hanno dato consigli preziosi per farmi sentire a mio agio, come a casa, ed ho avuto un'accoglienza importante anche dai tifosi. Essere qui è un sogno che si realizza. Mi piace giocare come punta, ma posso giocare in qualsiasi ruolo e sono felice di essere in una squadra con compagni fantastici. Il Napoli è un grande club. Per me è un grande salto, ci sono grandi calciatori come Insigne, Mertens, Koulibaly. I compagni mi hanno detto di questa rivalità con la Juve, ce la metterò tutta per segnare contro di loro. Io il più pagato? Non mi interessano le cifre, m'interessa dare il meglio per il club".

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Il problema del razzismo

Sul suo primo impatto con la città, il calcio italiano e con i tifosi, Victor Osimhen si è già fatto un'idea ben precisa: "Il livello degli allenamenti è altissimo. Ora non sono al 100%, ma ci sono molto vicino e farò il massimo per arrivarci il prima possibile. Mi è dispiaciuto per lo stop in Francia, però ho proseguito gli allenamenti a casa. Qui mi sento circondato da affetto. È una sensazione bellissima, anche se all'inizio ero scettico sul'Italia per il razzismo. Ma Napoli non è così. Ho visitato la città con i miei occhi ed il mio punto di vista è cambiato, purtroppo il razzismo è ovunque, non sarà un limite per me e sono certo che con l'affetto dei tifosi supererò tutto".

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