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Napoli, Ancelotti si difende in aula ma il ricorso contro la squalifica è stato respinto

A poche ore dalla sfida di campionato contro la Roma, è arrivato anche il verdetto della Corte Sportiva d’Appello Nazionale: respinto il ricorso del Napoli contro la squalifica di Carlo Ancelotti che aveva deciso di essere presente in aula per raccontare la propria versione dei fatti, difendersi e provare a scagionarsi rispetto a una sanzione che ritiene profondamente ingiusta. Era impossibile che accadesse perché il provvedimento disciplinare scatta in automatico dopo l’espulsione anche nel caso degli allenatori e i ricorsi sono dichiarati inammissibili.
A cura di Maurizio De Santis
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Ricorso respinto ma era l'esito che tutti si attendevano. Carlo Ancelotti è comparso questa mattina, intorno alle 11, dinanzi alla Corte Sportiva d'Appello Nazionale. Lo ha fatto per il ricorso d'urgenza che il Napoli ha presentato contro la squalifica di una giornata inflittagli dopo quanto accaduto nel burrascoso finale di mercoledì scorso. Alle polemiche sulla direzione arbitrale di Giacomelli e sul Var (relativamente all'episodio del contatto in area tra Kjaer e Llorente) si sono aggiunte anche quelle sul provvedimento del giudice sportivo nei confronti del tecnico di Reggiolo che in tv s'era detto amareggiato e, più ancora, sentito attaccato come uomo e professionista.

Ecco perché, a poche ore dalla sfida di campionato contro la Roma, aveva deciso di essere presente in aula per raccontare la propria versione dei fatti, difendersi e provare a scagionarsi rispetto a una sanzione che ritiene profondamente ingiusta: era andato in campo per calmare i suoi calciatori non per contestare il direttore di gara. Ancelotti ha parlato per una ventina di minuti ma non sono bastati. In panchina all'Olimpico ci sarà il vice, suo figlio Davide.

La nota ufficiale del ricorso rigettato

La Corte Sportiva d’Appello Nazionale, composta da Avv. Lorenza Attolico – Presidente Avv. Maurizio Borgo – Componente (relatore) Avv. Massimiliano Atelli – Componente Dott. Carlo Bravi – Rappresentante A.I.A. Dispositivo n. 75/CSA 2019-2020 respinge il reclamo n. 90, proposto dalla società S.S.C. Napoli avverso la sanzione della squalifica per 1 giornata effettiva di gara inflitta al sig. Ancelotti Carlo seguito gara Napoli/Atalanta del 29.10.2019 (Delibera del Giudice Sportivo presso la Lega Professionisti Serie A – Com. Uff. n. 74 del 31.10.2019)

Il presidente De Laurentiis al fianco del tecnico

A Roma c'era anche il presidente, Aurelio De Laurentiis. Vi è arrivato nella giornata di venerdì sia per parlare con la squadra sia per andare a rendere visita (assieme a una delegazione del gruppo con Mertens, Insigne e Koulibaly) al difensore, Malcuit, operato al ginocchio sinistro dopo il grave infortunio patito nel corso della gara contro la Spal.

Ancelotti in Corte d'Appello Sportiva ma il ricorso è inammissibile

Il Napoli poteva far valere le proprie ragioni ottenendo l'annullamento in extremis della squalifica? Era impossibile che accadesse perché il provvedimento disciplinare scatta in automatico dopo l'espulsione anche nel caso degli allenatori e i ricorsi sono dichiarati inammissibili (non respinti ma impossibili da giudicare).

Le motivazioni del giudice sportivo per la squalifica di Ancelotti

L’allenatore del Napoli, Carlo Ancelotti, era stato colpito da un provvedimento di squalifica per una giornata "per avere, al 44° del secondo tempo – si legge nelle motivazioni del giudice sportivo -, entrando a giuoco fermo, contestato una decisione arbitrale". Una conseguenza della tensione generata dalla mancata assegnazione di un calcio di rigore per un contatto in area tra Kjaer e Llorente.

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