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Nainggolan solidale con Lukaku contro i cori razzisti, sputa veleno sulla Juve: “Cosa ti aspettavi?”

Lo sfogo di Romelu Lukaku sui social dopo i cori e gli insulti subiti in Juve-Inter ha riacceso il dibattito sul razzismo nel calcio. L’attaccante belga ha ricevuto solidarietà da tutti, da Mbappè a Vinicius. Anche da Nainggolan, che ha voluto però aggiungere una frase che è già polemica.
A cura di Alessio Pediglieri
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Nainggolan e Lukaku sono stati compagni all'Inter nel 2020-2021
Nainggolan e Lukaku sono stati compagni all'Inter nel 2020-2021

Ciò che è accaduto nel finale di Juventus-Inter semifinale di andata di Coppa Italia sta facendo discutere e lo farà ancora moltissimo, soprattutto per ciò che riguarda il tema del razzismo nel mondo del calcio. Al di là della rissa tra Handanovic e Cuadrado, del cartellino rosso rifilato a Lukaku per una errata interpretazione della sua esultanza dopo il rigore dell'1-1, resta aperto il tema dei cori beceri dagli spalti. Verso cui l'attaccante belga si è sfogato anche via social, dove ha ricevuto la solidarietà di tutti, anche di Radja Nainggolan che, però, ha voluto aggiungere anche un commento che ha già scatenato polemiche.

Non se ne sentiva la necessità perché da martedì sera si sta discutendo più di argomenti extra campo che quanto accaduto nei primi 90 minuti di gioco tra Juve e Inter, due squadre che hanno onorato la sfida nel modo migliore, con tanto agonismo ma altrettanta correttezza. Fino al cortocircuito dopo il 90° quando è accaduto di tutto, macchiando una serata di sport, con scene che poi sono state condannate da tutti. E con una coda che ha riacceso i riflettori sul dibattito del razzismo e della discriminazione, perché l'atteggiamento di Lukaku in campo con le sue reiterate urla verso il pubblico dello Stadium erano figlie di continui cori razzisti e i tanto tristi "buuuu" che ne hanno esasperato l'anima.

Così, ha fatto il giro del mondo la scena del gigante belga trattenuto a stento dai propri compagni in campo e le sue parole sui social a palla ferma e a mente lucida: "La storia si ripete e l'ho superato nel 2019.. e ancora 2023.. Spero che la Lega faccia davvero delle azioni questa volta perché questa bellissima partita dovrebbe essere goduta da tutti… Grazie per i messaggi solidali.  F*ck razzismo" le sue parole sui social che hanno ricevuto consensi sia da parte di semplici tifosi e appassionati di sport, sia da colleghi in tutte le parti del mondo, da Kylian Mbappè in Francia a Vinicius Jr in Spagna. Due giocatori che da sempre sono in prima linea contro il razzismo e lo combattono apertamente anche sui campi di gioco.

La storia postata da Mbappè pro Lukaku e contro ogni forma di razzismo
La storia postata da Mbappè pro Lukaku e contro ogni forma di razzismo

Tra i tanti segnali di solidarietà a Romelu c'è stato anche quello di un ex nerazzurro, anche se per pochissimo tempo e senza grande fortuna, Radja Nainggolan, connazionale di Lukaku nonché ex compagno di Nazionale e nell'Inter nella stagione 2020-2021. Oggi, il "ninja" gioca in Serie B, nella SPAL, ritornando in Italia dopo un periodo in cui aveva anche pensato di ritirarsi dal calcio, chiamato da un altro ex compagno e amico, Daniele De Rossi (tecnico spallino, poi esonerato). Un giocatore da sempre borderline, Nainggolan, amato dai propri tifosi e odiato da quelli avversari, mai domo né con il pallone né con gli atteggiamenti, né con le parole.

Il commento al veleno di Nainggolan sotto il post di Lukaku
Il commento al veleno di Nainggolan sotto il post di Lukaku

E così, il centrocampista belga ha approfittato del post di Lukaku per aprire una polemica nella polemica, ribandendo la sua "anti juventinità" che non ha mai negato di avere dai tempi di Cagliari, poi della Roma e, infine, all'Inter. "Cosa ti aspettavi là?" ha voluto aggiungere Nainggolan gettando ulteriore sale sulla coda di un Juventus-Inter entrato negli archivi dei derby d'Italia più polemici e discussi di sempre. Non ce n'era bisogno, ma come ha ricordato recentemente in una intervista anche Walter Sabatini, che Nainggolan conosce bene, essendo stato suo DS nella Roma per diversi anni. "Radia? Un delinquente…". Detto con affetto, ovviamente, ma che racchiude in una sola parola perfettamente tutto l'universo del "ninja".

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