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Mourinho umilia la Roma: “Qualcuno di voi non giocherebbe neanche in Serie B”

Le dure parole pubbliche di José Mourinho nel dopo partita del match perso in maniera ignominiosa dalla Roma contro il Bodo/Glimt in Conference League non hanno colto di sorpresa i giocatori giallorossi. Lo stesso tecnico portoghese aveva già fatto sapere direttamente alla squadra cosa pensasse di loro come calciatori: scarsissimi…
A cura di Paolo Fiorenza
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Tira una brutta aria a Trigoria, se possibile ancora più gelida di quella entrata nelle ossa e nell'anima della squadra dopo l'umiliante disfatta di Conference League contro il Bodo/Glimt. Le 6 sberle incassate dai giallorossi hanno aperto ferite sulle quali José Mourinho ha deciso di spargere abbondante sale nel dopo partita, piuttosto che scegliere la strada del fare da unico parafulmine.

"Se potessi giocare sempre con gli stessi giocatori, lo farei. Tra la formazione che ha iniziato la partita e quella regolare del Bodo, quest'ultima ha più qualità": le accuse durissime a chi è sceso in campo esternate ai microfoni al termine del match sono un chiaro messaggio alla società sulla profondità a suo dire inesistente della rosa messagli a disposizione. Special sì, ma per i miracoli serve altro, questo il senso delle parole del tecnico portoghese.

L'accanimento pubblico nei confronti delle seconde linee della Roma schierate nella lunga e fredda trasferta scandinava – peraltro in campo dal 1′ c'era gente come Rui Patricio, Ibanez, El Shaarawy e Borja Mayoral, oltre a quel Gonzalo Villar che l'anno scorso aveva avuto tantissimo spazio – non è stato tuttavia un gesto fatto alle spalle dei giocatori, visto che Mourinho aveva già fatto sapere direttamente a loro cosa pensasse della loro capacità di giocare a pallone. La Roma aveva chiuso il primo tempo sotto nel punteggio ‘appena' per 2-1, ma l'ira del portoghese era esplosa già nell'intervallo: "Tra voi c’è gente che non giocherebbe nemmeno qui in Norvegia, o nemmeno in Serie B", sono le parole riportate dal Corriere dello Sport ed urlate alla squadra negli spogliatoi.

Urla sentite distintamente ed incassate in silenzio dai giocatori: nessuno ha fiatato. Le cose peraltro sono andate peggio, molto peggio, nel secondo tempo, quando i giallorossi hanno raccolto altri 4 palloni in fondo alla rete. In campo c'erano a quel punto Cristante, Mkhitaryan, Shomurodov, Abraham e Pellegrini. Insomma più di mezza squadra che è crollata definitivamente contro il Bodo/Glimt era composta da titolari o quasi, a dispetto delle parole di Mourinho che ha disegnato uno scenario in cui le sue responsabilità sono laterali. Il match contro la capolista Napoli, in programma domenica all'Olimpico, si preannuncia bollente.

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