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Mourinho si prepara a Roma-Real Sociedad: “Facciamo fatica a vincere tre partite di fila”

L’allenatore della Roma in conferenza difende Abraham: “Questo è il giocatore di cui abbiamo bisogno”
A cura di Ada Cotugno
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La Roma è attesa dall'esame Real Sociedad, il grande scoglio da superare per approdare ai quarti di finale di Europa League. Un avversario che José Mourinho conosce molto bene, visti i suoi trascorsi in Liga alla guida del Real Madrid.

Lo Special One in conferenza stampa ha analizzato la situazioni degli spagnoli, reduci da un'ottima fase a gironi: "È difficile trovare punti deboli. È una bellissima squadra, in un campionato che conosco bene con tre squadre con un potenziale economico imparagonabile loro sono sempre lì e lo sono dall’inizio. Dopo un girone di Europa League dove trovano il Manchester United e vincono a Old Trafford, posso solo fare i complimenti".

Per la Roma non sarà una missione facile e per avere la meglio nell'andata degli ottavi di finale serviranno soprattutto i gol di Tammy Abraham, punta di diamante della squadra che lo scorso anno ha contribuiti con 27 reti  in tutte le competizioni.

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L'attaccante inglese non ha mantenuto lo stesso rendimento rispetto alla passata stagione, ma per Mourinho non è un problema: "Per me c’è solo un Abraham, che è il giocatore di squadra, che è quello che era in panchina all’ultima partita e che festeggiava il gol in curva. Sembrava che fosse lui ad aver segnato: questo è l’Abraham di cui abbiamo bisogno". 

Un altro tema caldo in casa giallorossa è quello che riguarda i tanti infortuni, un problema che perseguita la squadra da diversi anni. Dalle lunghe assenze di Spinazzola e Wijnaldum, fino ai continui stop di Dybala e Pellegrini, quest'anno l'allenatore non sempre ha potuto lavorare con la rosa al completo.

Anche la grande mole di partite ha reso ancora più difficile questa situazione, tenuta sotto controllo da Mourinho e tutto il suo staff: "Dal punto di vista fisico io penso che noi siamo in mani di grandissima qualità, abbiamo preparatore atletico e gente che lavora con lui che sono di altissimo livello. In questo aspetto delle partite grandi siamo cresciuti, dal punto di vista mentale. La continuità di sapere che in una settimana dobbiamo vincere 3 partite di fila, facciamo ancora fatica".

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C'è poi il tema legato alla crescita di Paulo Dybala, giocatore fortemente voluto dalla da diverse squadre italiane nell'ultima sessione di mercato ma che ha deciso di approdare nella capitale dove è subito diventato protagonista.

L'argentino ha mostrato di avere molta maturità in questa nuova avventura, ha raccolto tutti gli stimoli positivi e ha ripagato pienamente la fiducia concessa dal suo allenatore: "Il merito è suo, della squadra, ha trovato un gruppo empatico  e l’amore della tifoseria. Cerco di gestirlo fisicamente, ha avuto un passato non facile. È arrivato molto motivato, con la motivazione di giocare un Mondiale che ha vinto. Si sente importante perché è importante, non è rinato ma rinnovato nelle motivazioni Si merita l'affetto che ha a Roma".

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