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Milan, esonero Giampaolo, Boban: “E’ stata una sconfitta per tutti, nessuno escluso”

Il dirigente rossonero ha voluto ribadire il proprio pensiero sulla parentesi Giampaolo, durata solamente l’arco di un paio di mesi: “E’ stata una scelta coerente e condivisa in estate, così come lo è stata questa per l’esonero. E’ una sconfitta per tutti, nessuno escluso, ma chiedo pazienza a tutti, il progetto continua con Pioli”
A cura di Alessio Pediglieri
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Ovviamente è un diretto interessato alle evoluzioni tecniche del club rossonero. Zvonimir Boban ha parlato del momento delicato del Milan e ha voluto chiarire la propria prospettiva sull'argomento più delicato di questi giorni, l'esonero di Marco Giampaolo, dopo che il tecnico era stato indicato come il successore corretto di Gattuso per aprire un nuovo progetto fatto di giovani e di prospettiva.

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La sconfitta di tutti

Le parole di Boban omaggiano l'ex tecnico oramai sostituito da Stefano Pioli, già ufficializzato e in campo per allenare la squadra in vista del rientro dalla pausa per le Nazionali. Giampaolo è stata scelta coerente e condivisa in estate, ed è stata altrettanto scelta coerente e condivisa decidere di esonerarlo dopo 7 partite malgrado il successo esterno contro il Genoa potesse essere foriero di cambiamenti positivi.

E' un bravo allenatore, ma questa scelta è stata fatta per il bene del Milan. Vogliamo arrivare ai risultati col gioco. Ma per tornare grandi ci vuole tempo. Stiamo vivendo un periodo negativo, la scelta dell'esonero non è mai facile e l'abbiamo condivisa tutti in società

Tempo, pazienza, fiducia: il diktat di Boban

Parole che il dirigente rossonero ha pronunciato nel corso del "Festival dello Sport" che si sta tenendo a Trento, dove si è riunita la crème del calcio italiano. Boban professa calma, soprattutto chiede che si diano tempo e possibilità alla società per riassestarsi. I tifosi premono, i risultati vacillano, ma l'idea di fondo resta la stessa: aprire un nuovo ciclo e per farlo c'è necessità di tranquillità e fiducia: "Nessuno ha detto che avremmo fatto subito. Siamo una squadra giovane, siamo la squadra più giovane in Italia. E' un processo, non abbiamo fatto proclami"

Quando le cose non vanno bene, i colpevoli sono tutti, allenatore, giocatori e noi dirigenti.  Speriamo di fare bene ora con Pioli

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