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Messi segna un gol spaziale, il Ct dell’Argentina resta inebetito: è in estasi contemplativa

Continua il momento strepitoso di forma di Leo Messi, anche con la maglia dell’Argentina: la seconda rete personale segnata all’Honduras ha lasciato di sale il Ct albiceleste Scaloni.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il Leo Messi che quest'anno è partito a razzo sia col PSG che con l'Argentina dopo le difficoltà della scorsa stagione – figlie della mancata preparazione estiva e dell'infortunio iniziale, oltre che del Covid che lo ha colpito sotto Natale – sta dimostrando di essere ancora al top a 35 anni compiuti lo scorso giugno. Tra Ligue 1 e Champions il PSG ha messo assieme 9 vittorie ed un pareggio in questo avvio d'annata, una striscia in cui il tridente stellare composto da Messi, Mbappé e Neymar ha fatto la voce grossa: per l'ex Barcellona il ruolino finora dice 6 gol e 8 assist in 11 presenze.

L'altra notte Messi è sceso in campo anche con la maglia della nazionale argentina, nel primo impegno verso i Mondiali di fine anno i Qatar. Nell'amichevole contro l'Honduras, la Pulce è stato schierata da Scaloni in un tridente completato da Lautaro Martinez e dall'ex atalantino Papu Gomez. Una prova sontuosa quella di Messi, che prima ha propiziato il primo gol di Lautaro con un lancio al bacio per Gomez che ha servito al centro l'interista, e poi si è messo in proprio con una doppietta che ha sigillato il 3-0 finale.

La prima rete è arrivata su calcio di rigore, realizzato spiazzando il portiere honduregno, mentre la seconda è stata un'opera d'arte, figlia del genio inarrivabile dell'argentino. Enzo Fernandez, che era subentrato nella ripresa a Paredes, ha rubato palla pressando alto e la sfera si è diretta verso Messi, che da fuori area ha colpito di prima intenzione confezionando un delizioso pallonetto che la lasciato di sale ‘Buba' Lopez.

La magia di Messi ha ovviamente sollevato l'entusiasmo del pubblico che assiepava l'Hard Rock Stadium di Miami, mentre la reazione della panchina dell'Argentina dice tutto sullo stupore che genera il fuoriclasse di Rosario anche in chi lo conosce bene e lo vede quotidianamente in allenamento. Scaloni e il suo vice Aimar sono rimasti immobili, lo sguardo estatico del Ct albiceleste fisso su Messi – con un accenno di sorriso inebetito – è diventato virale. È lo sguardo della meraviglia che si rinnova ad ogni prodigio di Leo: con un Messi così, l'Argentina – la cui striscia di imbattibilità è arrivata a 34 partite – si candida al ruolo di favorita ai Mondiali qatarioti.

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