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Matteo Pessina è il volto nuovo dell’Atalanta 3.0 di Gasperini tra gol, corsa e manuali di Economia

La doppietta decisiva nella semifinale di Coppa Italia contro il Napoli ha acceso i riflettori su Matteo Pessina. Il centrocampista classe 1997 è il volto nuovo dell’Atalanta di Gasperini: l’ex Verona è entrato in punta di piedi nell’ambiente di Zingonia e si è ritagliato sempre più spazio dall’inizio della stagione garantendo alla sua squadra equilibrio e inserimenti in fase offensiva.
A cura di Vito Lamorte
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Il volto nuovo dell'Atalanta di Gian Piero Gasperini è Pessina. Il centrocampista di Monza è la novità della collaudata e ormai affermata ‘macchina da guerra' bergamasca, che ieri sera ha conquistato la seconda finale di Coppa Italia in tre anni. La Dea dopo la splendida stagione dello scorso anno all'inizio dell'annata 2020/2021 ha iniziato ad avere qualche problema di equilibrio e Gasp ha trovato subito l'interprete giusto per garantire alla sua squadra solidità in mediana e inserimenti in fase offensiva: il suo nome è Matteo Pessina. Questo ragazzo classe 1997 è entrato in punta di piedi nell'ambiente di Zingonia dopo una stagione in prestito all'Hellas Verona e pian piano ha scalato le gerarchie del suo tecnico ritagliandosi sempre più spazio.

Il bilancio fino a questo momento in nerazzurro è di 22 presenze (1.489′) con 3 gol e un assist ma il contributo che Pessina sta dando all'Atalanta lo si comprende meglio guardando la media di km percorsi in campo (11,09) che lo portano nella top 20 della Serie A, il secondo della sua squadra (Remo Freuler, 11,209); e la personalità con cui gioca in un ruolo chiave della squadra nerazzurra.

Il centrocampista dell’Atalanta in un’intervista a Sportweek, settimanale della Gazzetta dello Sport, ha confessato di essersi iscritto alla Luiss perché studiando Economia vorrebbe diventare in futuro direttore generale di un club e ha sottolineato come la sua formazione culturale abbia influito sul suo modo di giocare: "Nel mio ruolo bisogna avere idee e creatività. Si accende una lampadina nella testa e vedi una linea di passaggio a un compagno dove un istante prima non c’era. Tra il pensarlo e l’eseguirlo passa un millesimo di secondo. Ho fatto lo scientifico, quindi tanta matematica e geometria: sono materie che ti aprono la mente, acquisisci prontezza di pensiero. Ti abituano a imparare più cose velocemente. Oggi assimilo in fretta le cose che mi chiede l’allenatore. Perciò mi piace pensare che la mia formazione culturale e umana possa aver influito sul ruolo e, soprattutto, sul mio modo di giocare".

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L'Atalanta nel 2017 riuscì a inserire Pessina nell'affare che portò Andrea Conti al Milan e ora se lo gode dopo avergli dato continuità con i prestiti allo Spezia e al Verona. Si tratta dell'ennesima scommessa vinta da una società che crede negli investimenti che fa della programmazione uno dei punti cardine.

Il grande protagonista della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Napoli a fine partita è intervenuto al microfono di RaiSport e ha parlato così del momento dell'Atalanta: "La cosa più importante è che stiamo facendo bene, che siamo passati. Ora siamo in finale di Coppa Italia e dentro a tutte le competizioni, questo era il nostro obiettivo. Poi è da inizio ottobre che giochiamo ogni tre giorni praticamente e stiamo dimostrando di avere una grande forza".

Infine Matteo Pessina non ha nascosto di puntare alla Nazionale e lo ha esplicitato in maniera chiara: "Ci penso, la Nazionale è l'obiettivo più grande per un giocatore. Ma ora siamo concentrati sull'Atalanta, c'è ancora tanto da fare, c'è il turno di Champions League alle porte. In Nazionale ci sono già stato a novembre, sarebbe bellissimo tornarci".

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