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Marotta ci mette una pietra sopra: “Non torno alla Juve, voglio aprire un ciclo con l’Inter”

Nell’immediato prepartita del match contro il Crotone, l’Ad dell’Inter Beppe Marotta spazza via tutte le voci su un suo possibile ritorno alla Juventus: “No, sono all’Inter per volontà di Zhang e voglio aprire un ciclo anche qui. Sarebbe bello poter continuare pur con le difficoltà dovute alla contrazione di ricavi legata al Covid”.
A cura di Paolo Fiorenza
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L'Inter si gioca il primo match point per lo Scudetto contro il Crotone, potendo contare su un comodo vantaggio che tutt'al più rimanderà il verdetto matematico al prossimo turno. Nel prepartita, l'Ad nerazzurro Beppe Marotta è stato molto netto nello spazzare via le voci degli ultimi giorni su un possibile ritorno alla Juventus: "No, io sono arrivato qui per volontà di Zhang e voglio aprire un ciclo all'Inter. L'anno scorso arrivammo in finale di Europa League, sarebbe bello continuare pur con le difficoltà dovute alla contrazione di ricavi legata al Covid".

Le voci erano cresciute nell'ambito di uno scenario che potrebbe vedere grandi cambiamenti nel management della Juve, con le posizioni di Paratici e Nedved a forte rischio, oltre alla panchina di Pirlo. Non sarà dunque Marotta ad assumersi onore e onere di risollevare le sorti del club bianconero. Ai microfoni di Sky, il dirigente dell'Inter spiega il senso della visita di Zhang, venuto apposta dalla Cina in settimana: "È tornato per vivere con noi il finale di campionato e parlare al momento giusto del futuro. Oggi siamo concentrati sul finale di campionato, il presidente ha trovato un gruppo compatto grazie al lavoro del mister che ha dato motivazioni e obiettivi compattando tutta l'area tecnica. Anche alla Juve Conte ci ha messo del suo e la proprietà lo ha supportato al meglio. Oggi ci ritroviamo nella stessa situazione: Conte ha saputo valorizzare la rosa a disposizione. Siamo vicini alla vittoria, c'è la giusta tensione e motivazione per toglierci questa soddisfazione".

Marotta invita alle ultime cautele prima di poter esultare: "La sensazione è positiva, ma non abbiamo ancora raggiunto nulla. È giusto superare anche questo esame che sembra facile, ma il Crotone avrà motivazioni forti. Dobbiamo fare una partita determinata per portare a casa un risultato positivo".

L'asse col tecnico sembra più che mai forte: "Conte ha una leadership fortissima e tutti hanno seguito il suo credo, questa squadra ha senso di appartenenza e attaccamento alla maglia. In pochi hanno vinto titoli e questo rappresenta un motivo di pressione ma anche uno stimolo per arrivare a un traguardo importante al quale non pensavano di arrivare così presto". Fatte le dovute precisazioni circa il futuro, adesso spazio al campo per chiudere la pratica Scudetto.

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