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Maresca fermato, i vertici arbitrali danno ragione a Mourinho: la direzione di Roma-Milan bocciata

I vertici arbitrali hanno bocciato la direzione di Fabio Maresca in occasione del posticipo domenicale vinto dal Milan all’Olimpico contro la Roma. Il designatore Gianluca Rocchi fermerà almeno per un turno il 40enne fischietto napoletano, che dunque non arbitrerà nel prossimo weekend. Nel dopo partita José Mourinho aveva mostrato tutta la sua contrarietà per le decisioni di Maresca: “Se parlo mi squalificano”.
A cura di Paolo Fiorenza
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La direzione di Fabio Maresca all'Olimpico in occasione di Roma-Milan è stata bocciata dai vertici dell'AIA: il 40enne arbitro napoletano sarà fermato dal designatore Gianluca Rocchi almeno per un turno. Il successo rossonero per 2-1 era stato seguito dalle veementi polemiche da parte dei giocatori giallorossi, che per bocca di Gianluca Mancini avevano espresso tutte le loro perplessità sulle decisioni prese da Maresca in occasione del rigore concesso al Milan per fallo di Ibanez su Ibrahimovic e poi del mancato penalty non fischiato invece alla Roma nel finale per l'intervento scomposto di Kjaer su Pellegrini.

Non meno eloquenti erano state le parole pronunciate da José Mourinho, apparso letteralmente furioso a bordo campo durante il match: "È stata una partita senza rispetto per i romanisti. Non voglio fare altri commenti perché voglio stare in panchina domenica. Ho fatto uno sforzo e non ho aspettato l'arbitro. E non dico altro". La valutazione negativa sull'operato di Maresca fatta dallo stato maggiore arbitrale peraltro va oltre i singoli episodi, spiega la Gazzetta dello Sport: il giudizio boccia in toto la gestione della partita dell'Olimpico. Il fischietto napoletano non è stato ritenuto in grado di tenere in mano saldamente il match, inclusa la distribuzione dei cartellini: le undici ammonizioni complessive, di cui due a Theo Hernandez che gli sono costate l'espulsione, non hanno convinto.

Anche questo avvio di campionato mostra chiaramente come la presenza del VAR non sia la panacea di tutti i mali arbitrali: la difformità nei fischi da una partita all'altra ma anche nell'utilizzo del protocollo VAR finisce per trasformare ogni turno di Serie A in una sequela di lamentele. Più che fermare un arbitro per una direzione improvvida, sarebbe opportuno dare certezze: di quello c'è bisogno.

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