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Roma sconcertata da Maresca: “Fate girare il rigore di Pellegrini 100 volte, lo devono vedere”

La Roma è furiosa con l’arbitro Maresca per il metro di arbitraggio portato avanti nel corso del posticipo dell’undicesimo turno che i giallorossi hanno perso in casa contro il Milan. Gianluca Mancini ha analizzato gli episodi dal suo punto di vista: “Questi big match vengono decisi da episodi che fanno la differenza”.
A cura di Vito Lamorte
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C'è grande amarezza in casa Roma dopo la sconfitta casalinga contro il Milan e a tenere banco sono le discussioni sugli episodi arbitrali che hanno caratterizzato il match dell'Olimpico. I giallorossi si sono lamentati per la direzione di gara dell'arbitro Fabio Maresca e nel post-partita lo hanno fatto capire in tutti i modi. Se José Mourinho ha evitato commenti sull'arbitraggio del posticipo dell'undicesima giornata di Serie A, chiosando con un "se parlo mi squalificano"; a mettere il carico ci ha pensato il difensore della Roma Gianluca Mancini che a Sky Sport ha analizzato gli episodi, a suo parere dubbi, durante la gara con i rossoneri.

Il primo episodio su cui i romanisti si sono concentrati è il calcio di rigore concesso al Milan per contatto tra Ibanez e Ibrahimovic: il difensore brasiliano ha sbilanciato il numero 11 del Diavolo in area di rigore e poi è intervenuto per toccare via il pallone. Maresca ha indicato subito il dischetto e nonostante la On-field review non ha cambiato idea. Il calciatore giallorosso non ha digerito la chiamata del fischietto napoletano e ha commentato così: "La mia posizione sul rigore del Milan è quella delle persone che hanno visto oggi all'Olimpico e tutti a casa. Il rigore di Ibanez è assolutamente inventato, Maresca può aver sbagliato in campo ma se vieni richiamato dal Var l'errore lo fa due volte. I difensori in area non possono fare più niente, dicono che vogliono dare meno rigori".

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È finito sotto la lente di ingrandimento anche il contatto tra Kjaer e Pellegrini in area di rigore negli ultimi minuti del match ma in quel caso Maresca ha optato per far proseguire senza decretare la massima punizione. Questo episodio ha lasciato, e lascerà, strascichi per parecchio tempo e sempre Mancini ha voluto esprimere il suo punto di vista sull'accaduto in maniera netta: "In più dopo aver fischiato un rigore del genere, Pellegrini prende una scarpata da Kjaer in area di rigore e niente, come se niente fosse. Questi big match vengono decisi da episodi che fanno la differenza. C'è grande delusione e amarezza". A DAZN ha addirittura rincarato la dose: "Il rigore di Pellegrini deve rigirare 100 volte per far vedere che è un rigore nettissimo".

Il Milan ha dominato per più di un'ora in casa della Roma e ha sofferto solo quando è rimasto in 10 per l'espulsione di Theo Hernandez: per riaccendere queste partite basta poco e l'inferiorità numerica ha portato ad una pressione maggiore dei giallorossi, che nel finale avrebbero potuto anche pareggiare dopo il gol di El Shaarawy. La prova della squadra di Pioli è stata esemplare per larghi tratti ma si parlerà soprattutto degli episodi anche a causa di una mancata uniformità di giudizio a distanza di 7 giorni per situazioni simili come quella di Kjaer-Pellegrini e quella di Dumfries-Alex Sandro vista in Inter-Juventus. Le scelte fatte dalla classe arbitrale in queste prime giornate sono finite spesso sotto la lente e in tanti hanno criticato una differenza nelle decisioni in medesime circostanze: nel mirino è finito anche l'utilizzo del VAR e il modo in cui alcuni si approcciamo alla tecnologia rispetto ad altri. Serve una inversione di marcia veloce per evitare che un torneo apertissimo possa diventare terreno fertile per polemiche ogni domenica.

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