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Malore dopo un allenamento per l’arbitro Hategan, salvato dalla sua professione: “Poteva morire”

L’arbitro internazionale Ovidiu Hategan ha accusato un malore dopo un allenamento. Fortunatamente si è subito reso conto di quello che gli stava succedendo.
A cura di Marco Beltrami
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Ore di apprensione per Ovidiu Hategan. Il classe 1980 rumeno, uno degli arbitri più stimati a livello internazionale, ha rischiato la vita. Malore improvviso per il direttore di gara, che fortunatamente è riuscito con grande tempismo a sottoporsi alle cure del caso. A salvarlo è stata la sua professione: Hategan infatti è un medico e si è subito reso conto di quello che gli stava accadendo. Ora le sue condizioni sono in netto miglioramento, anche se è ancora presto per capire se potrà o meno tornare ad arbitrare nei prossimi mesi.

Nella vita di tutti i giorni dunque Ovidiu Hategan è un medico di base. La sua grande passione però è il calcio e l'arbitraggio, come confermato da una carriera ricca di soddisfazioni che gli ha permesso di rientrare nella categoria Elite della FIFA, e di dirigere partite importanti a livello internazionale. Nella sua carriera ha diretto i match di Juventus, Inter, Napoli, Roma, Atalanta, Fiorentina, ma soprattutto anche dell’Under 21 e dell’Italia. 3 i match della Nazionale maggiore, l’ultimo quello contro il Galles negli ultimi Europei vinti dagli azzurri di Mancini.

L'arbitro Hategan in azione
L'arbitro Hategan in azione

Lunedì dopo un allenamento ha accusato un malore, culminato in un dolore fitto alla zona del torace. Da medico ha capito subito che si trattava di un infarto, e perciò ha effettuato tutte le procedure del caso, recandosi in tempi brevissimi in ospedale. Dopo gli esami del caso, Hategan è stato sottoposto ad un intervento chiurgico che è perfettamente riuscito. Il primo bollettino medico sulle sue condizioni è stato incoraggiante, con l'applicazione di uno stent sull'arteria ostruita grazie all'angiografia coronarica, che consente al sangue di scorrere perfettamente ossigenando organi e tessuti.

Il dottor Luca Tudor, ai microfoni di Digi Sport Special, ha fatto il punto sulle condizioni di Hategan: "Ha capito da solo che si trattava di un infarto, dopo aver sentito dolore al torace, ed è arrivato puntuale in ospedale. È stabile sotto tutti gli aspetti. Per quanto riguarda la prognosi, sono molto ottimista. La mortalità per infarto è di circa il 10% se non si arriva in tempo a un laboratorio di angiografia coronarica. Qualsiasi attacco di cuore può portare alla morte".

Cosa succede ora ad Hategan? Sicuramente l'arbitro rumeno avrà bisogno di riposo, e l'unica certezza è che non sarà disponibile per il match dei quarti di Champions tra Chelsea e Real Madrid, sfida per cui era in odore di designazione: "Dal nostro punto di vista, domani o dopodomani potrebbe lasciare l'ospedale. Giovedì sarebbe più sicuro. Il reinserimento è graduale in settimane. Credo che Hațegan potrà arbitrare dall'autunno o dal prossimo anno, ma lo ripeto, a patto che lo voglia".

Hategan in occasione di un match della Lazio
Hategan in occasione di un match della Lazio

Nel frattempo sono arrivate le prime dichiarazioni del fischietto al sito della Federazione rumena: "Ora mi sento bene, va tutto bene, sono ancora sotto controllo medico. Voglio ringraziare lo staff medico che si è preso cura di me e tutti coloro che mi hanno mandato messaggi e buoni pensieri. In questi momenti ho bisogno di pace, quindi Chiedo che la mia privacy sia rispettata". Nel frattempo l'ex arbitro connazionale di Ovidiu, Ion Crăciunescu ha spiegato l'enorme pressione che devono sostenere i direttori di gara: "Per quanto ne so, era un delegato alla partita Chelsea-Real Madrid, ma la UEFA ha già deciso adesso. Gli arbitri oggi devono essere sempre vicino alla palla e ci vogliono molti sforzi. I test, soprattutto per il cuore, sono stati molto complessi. L'età consentita è stata ridotta a 45 anni. Ripeto, lo sforzo fatto da un arbitro è molto grande e ha una responsabilità enorme".

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