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Lukaku sotto shock, vive un incubo: “Vede il pallone come un serpente che va verso di lui”

Lukaku in crisi, il palo centrato a pochi metri dalla porta del Crystal Palace è l’ennesimo brutto colpo. Tuchel gli ha preferito Werner e lo ha umiliato pubblicamente con un paragone ingeneroso. E c’è chi dice: “Ha 6 settimane di tempo per salvare la sua carriera al Chelsea”.
A cura di Maurizio De Santis
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Lukaku sbalordito, nemmeno riesce a capire come ha fatto a sbagliare un gol a porta vuota.
Lukaku sbalordito, nemmeno riesce a capire come ha fatto a sbagliare un gol a porta vuota.

Chi è veramente Romelu Lukaku, un "panterone moscione" (come lo ha definito Paolo Di Canio) che in Premier League ha svelato il suo bluff da oltre 100 milioni di euro oppure solo un attaccante molto forte ma in crisi? Il suo ritorno al Chelsea è stata la cosa peggiore gli potesse capitare dopo la stagione straordinaria nell'Inter scudettata di Antonio Conte. La nostalgia canaglia lo ha assalito più volte, il belga s'è pentito di aver lasciato la maglia nerazzurra (una scelta "accompagnata" dalla società che aveva bisogno di far cassa da alcune cessioni) ed essere tornato a Londra. E le sue parole, il fatto che abbia più volte strizzato l'occhio al club milanese gli hanno procurato guai e l'attrito con il suo attuale allenatore, Thoms Tuchel.

A peggiorare le cose s'è messo anche il rendimento opaco, molto al di sotto delle attese in termini di prestazioni e di gol: ne ha realizzati appena 12 in 27 match giocati, con una media di uno ogni 193 minuti. Un dato che diventa anche più imbarazzante se calato nella realtà del campionato inglese: 5 reti in 20 gare, una ogni 247 minuti che il tecnico gli ha concesso. Nelle ultime tre, addirittura, si è visto per 4 minuti (contro il Norwich) e per meno di mezz'ora (Newcastle e Brentford).

L'incredibile errore del belga a pochi metri dalla porta del Crystal Palace.
L'incredibile errore del belga a pochi metri dalla porta del Crystal Palace.

Una disfatta assoluta sia per l'investimento sostenuto dalla società sia per se stesso. Una situazione tanto imbarazzante quanto umiliante (anche) per il raffronto impietoso con Timo Werner. Il tedesco lo ha scavalcato nelle gerarchie, lo ha relegato dietro le quinte, ha fatto di lui – grazie a un rendimento e a un'affidabilità – un comprimario di lusso e al tempo stesso un orpello costoso. Nella gara di FA Cup, quella dove ha sbagliato un gol a porta spalancata spedendo la palla sul palo, è partito dalla panchina e in tredici minuti ha combinato l'ennesimo pasticcio.

Poteva sbloccarsi, ha preso un altro brutto colpo all'autostima. L'ennesimo dopo le parole del tecnico: "Quello che ha fatto Timo Werner è esattamente quello che deve fare Romelu: avere pazienza, lavorare sodo e mettere la squadra al primo posto, essere pronto ad aiutare i compagni. Ora per me è difficile lasciar fuori Werner, sono rimasto impressionato dalle sue prestazioni. Le cose possono cambiare in pochi minuti, intere carriere possono essere ribaltate". Una bocciatura feroce ma questa è l'amara realtà del momento.

In Inghilterra si chiedono cosa sia accaduto a Lukaku e, soprattutto, se riuscirà mai a riprendersi. Mario Melchiot, ex difensore del Chelsea, a talkSPORT ha spiegato come il belga stia vivendo questo momento. "Ha bisogno di fare una bella chiacchierata con il suo allenatore – le parole dell'ex calciatore olandese -. Ha perso tutta la sua fiducia, tutta l'autostima. Lo guardo pensando e non credo a quello che gli succede. Non riesci nemmeno controllare la palla quando hai perso la tua serenità… il pallone è come un serpente vivo che viene verso di te e sei nervoso, ti irrigidisci, lo controlli male". 

Lukaku in crisi, non è riuscito a sbloccarsi nemmeno in FA Cup contro il Crystal Palace.
Lukaku in crisi, non è riuscito a sbloccarsi nemmeno in FA Cup contro il Crystal Palace.

Joe Cole si spinge oltre e arriva a tracciare scenari quasi apocalittici per l'attaccante. In buona sostanza, per lui non ci sarebbero più molte alternative: o dimostra di riprendersi oppure la sua esperienza al Chelsea potrebbe concludersi in anticipo. "Lukaku ha sei settimane per salvare la sua carriera nel Chelsea – ha ammesso nell'intervista a ITV -. Guardi Werner e la differenza è evidente, lui non si arrende. La gente lo vedeva come il pezzo mancante del puzzle ma così non è stato".

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