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Lukaku riceve una telefonata da Milano e piange: il suo piano sconsiderato ha funzionato

Il ritorno di Romelu Lukaku all’Inter infiamma il calciomercato. Il belga ha ricevuto una telefonata che lo fa esplodere in un pianto liberatorio dopo l’ok del Chelsea al trasferimento in nerazzurro. Un “sì” che arriva al termine di un piano architettato solo da lui.
A cura di Fabrizio Rinelli
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L'Inter ha raccolto l'assist di Romelu Lukaku e ha messo a segno il colpo che ha letteralmente infiammato il calciomercato. L'accelerata per il ritorno del belga in nerazzurro si è avuta nel tardo pomeriggio di ieri quando il Chelsea ha accettato l'offerta di un prestito oneroso da 8 milioni più 2 di bonus legati alle vittorie di squadra. Tra l’altro, chiudendo l'operazione entro il 30 giugno, l’Inter potrà godere ancora dei benefici del decreto crescita. Un affare nel vero senso della parola per i nerazzurri che ritrovano l'attaccante protagonista di due annate spettacolari con Conte in panchina dopo averlo ceduto solo la scorsa estate al Chelsea per 115 milioni. Ad avvalorare ulteriormente questa operazione, c'è stata la volontà di Lukaku di voler tornare a tutti i costi all'Inter, un club che gli ha dato tanto e che non avrebbe mai voluto lasciare.

Ha fatto tutto da solo, come un autentico regista, capace di dare il via alle riprese del suo cortometraggio tra dicembre e gennaio con l'intervista rilasciata a Sky Italia in cui rivela pubblicamente di non trovarsi bene al Chelsea e di desiderare un ritorno all'Inter. "Al Chelsea non sono contento e voglio tornare all'Inter". Da lì ha avuto praticamente inizio il suo piano perfetto, quasi sconsiderato, in cui non ha voluto ascoltare nessuno agendo da solo. Si è preso un milione di multa per aver fatto quell'intervista, ha spostato le montagne per tornare in nerazzurro rinunciando alla procura di Federico Pastorello (colui che aveva diretto il suo trasferimento al Chelsea), si è dovuto sottoporre a una sorta di gogna mediatica voluta dai Blues scusandosi in un video pubblicato dal sito ufficiale degli inglesi prima di dare il via a una lunga serie di screzi, panchine e malcontenti con Tuchel con cui non è mai scattata la scintilla.

Il rapporto tra Lukaku e Tuchel e stato decisivo per l'addio del belga ai Blues dopo una sola stagione.
Il rapporto tra Lukaku e Tuchel e stato decisivo per l'addio del belga ai Blues dopo una sola stagione.

Lukaku aveva capito subito che quello non era il suo posto migliore per esprimersi. Voleva ritornare in Italia dove all'Inter i tifosi lo sostenevano di continuo, increduli di vedere finalmente in squadra dopo tanti anni un attaccante del suo spessore. Il belga dal canto suo non ha fatto molto per convincere il Chelsea a farlo restare. Si è impuntato e negli ultimi 6 mesi, tra gennaio e giugno, oltre ad essere quasi sempre rilegato in panchina, ha ricevuto anche diverse critiche a distanza dallo stesso Tuchel. L'allenatore tedesco si scagliò contro Lukaku dopo la sconfitta contro il City per i troppi palloni persi: "Deve lavorare di più per la squadra". Tutto questo non faceva altro che alimentare nella testa del belga l'idea che ormai quello non era davvero il suo posto felice dove potersi esprimere e trascinare via gli avversari come avevamo imparato a vederlo all'Inter.

Un solo tiro nella finale di FA Cup e fuori dai convocati per il ritorno dei quarti di Champions contro il Real Madrid (ufficialmente per infortunio ndr) hanno fatto di Lukaku un giocatore praticamente incostante fin dal suo arrivo. E con lo spogliatoio poi il rapporto non era idilliaco, testimoniato anche dallo screzio in campo davanti alle telecamere con Ziyech per via di un pallone non passato correttamente. Tutti elementi che hanno portato il giocatore a dare il via al suo piano perfetto proprio al termine della stagione quando ha deciso di allontanarsi dal suo agente, Federico Pastorello: "Non lascerò mai che qualcuno parli per me – aveva scritto in una stories su Instagram – Se qualcuno là fuori cerca di dire qualcosa su di me e sul mio club, che non lo faccia a mio nome".

Nell'ultima stagione all'Inter Lukaku aveva segnato 24 reti in 36 partite.
Nell'ultima stagione all'Inter Lukaku aveva segnato 24 reti in 36 partite.

A quel punto sono iniziate le trattative per un ritorno all'Inter. Lukaku si è affidato a Sébastien Ledure, l’avvocato che ha rappresentato il giocatore in tutta la trattativa col Chelsea che dal canto suo aveva il via libera totale di Tuchel alla cessione, come se come alleato del belga ci fosse proprio ‘il suo miglior nemico'. Il resto è storia di tutti i giorni con il Chelsea che ha accettato l'offerta dell'Inter e Lukaku che ha fatto un autentico atto d'amore nei confronti dei nerazzurri decurtandosi lo stipendio, passando dai 12 milioni che guadagnava al Chelsea ai 9 che gli verserà l’Inter: grazie al Decreto Crescita i nerazzurri pagheranno circa 12 milioni lordi. Ieri mattina, i primi segnali che l'operazione sarebbe andata in porto, li avevi offerti Marotta che era entrato di nascosto nella sede dell'Inter con lo stesso avvocato Ledure prima che l'affare poi decollasse in serta.

Secondo quanto scrive la Gazzetta dello Sport nell'edizione odierna, il retroscena più significativo e se vogliamo anche umano di questo affare, è stato rappresentato proprio dalla chiusura dell'operazione. In attesa dell'annuncio ufficiale, Ledure ha voluto comunicare subito a Lukaku che dalla prossima stagione avrebbe giocato nuovamente con la maglia dell'Inter che aveva lasciato la scorsa estate dopo aver segnato 24 reti in 36 partite e un ruolo da autentico trascinatore in coppia con Lautaro Martinez. Le parole del legale del belga al telefono hanno fatto quasi scoppiare in lacrime il giocatore, commosso da tutto ciò. Quasi come fosse una liberazione per lui che ha fatto davvero di tutto pur di vestire di nuovo la maglia della sua amata Inter…

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