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Luiz Felipe presentato in Arabia con un video inspiegabile: è pieno di errori e stereotipi italiani

Luiz Felipe è volato in Arabia Saudita ma il video di presentazione pubblicato dal club ha scatenato tante polemiche: è pieno di luoghi comuni sugli italiani.
A cura di Ada Cotugno
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Luiz Felipe è stato uno degli ultimi colpi del mercato dell'Arabia Saudita, ma a fare rumore più del suo trasferimento è stato il video di presentazione pubblicato dall'Al-Ittihad sui suoi canali social. Il club saudita ha accolto il difensore in grande stile come una vera e propria stella, cadendo però nei soliti stereotipi che accompagnano da sempre l'Italia all'estero.

È la sagra dei luoghi comuni in tutti i campi, a partire dalla musica di sottofondo scelta per l'occasione: si tratta infatti della colonna sonora di Il Padrino, la trilogia diretta da Francis Ford Coppola, che ricalca anche in questo caso tutti i cliché italiani con riferimenti che poco si attengono al mondo dello sport.

Dal cinema si passa velocemente al calcio e anche qui l'Al-Ittihad non si è risparmiato, facendo infuriare tantissimi italiani sui social. Nella clip infatti il narratore (che per tutto il video parla in italiano) cita la grande tradizione di difensori della Nazionale mostrando i volti più amati che hanno vestito la maglia azzurra negli ultimi anni. La situazione però sfugge velocemente di mano: "Qui ci siamo sempre distinti per la difesa e nient'altro".

La frase non è andata giù a molti tifosi, arrabbiati per la superficialità e per il velo di ironia che ricopre una frase totalmente fuori luogo. Soprattutto perché in tutta la sua carriera Luiz Felipe ha trovato appena una presenza con l'Italia nei 46 minuti giocati contro la Germania il 14 giugno 2022 durante la gestione Mancini. E l'accostamento con Cannavaro, Nesta, Chiellini e tutti gli altri stona non poco.

L'Al-Ittihad ha presentato l'italo-brasiliano con tutti i fasti del caso, ma il video polemico (diventato virale in poco tempo non soltanto in Arabia Saudita) ha portato con sé una scia infinita di polemiche e indignazioni per tutta la serie di stereotipi davvero fuori luogo. E, come se non bastasse, nella prima versione caricata dal club anche il nome è scritto male: per un attimo Luiz Felipe è diventato Luiz Felibe, la vera ciliegina sulla torta.

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