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Lo spogliatoio del Manchester United è spaccato in due clan: Ronaldo ha scelto i suoi uomini

Lo spogliatoio del Manchester United è diviso in due fazioni, con Cristiano Ronaldo da una parte. Grande confusione e situazione tutt’altro che tranquilla in casa Red Devils.
A cura di Marco Beltrami
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Il 2022 del Manchester United è iniziato nel peggiore dei modi. La sconfitta interna contro il Wolverhampton ha confermato che i mali dei Red Devils sono più vivi che mai, e che la cura Rangnick per ora non ha attecchito. Se i risultati continuano ad essere altalenanti, non si placano ancora le indiscrezioni su uno spogliatoio in fermento e diviso. E in questo ha un ruolo fondamentale anche Cristiano Ronaldo, per il quale a quanto pare le cose non stanno andando esattamente come nelle aspettative. Non è un caso che il suo agente Jorge Mendes si sia già attivato pronto, se le cose non dovessero migliorare, a spingere per un addio a fine stagione che certamente avrebbe del sorprendente. E gli "spifferi" provenienti dallo spogliatoio United non sono incoraggianti.

La vittoria sull'Aston Villa in FA Cup senza Cristiano Ronaldo, alle prese con presunti problemi fisici, non ha di certo spento le polemiche sul Manchester United. La sensazione forte è che la squadra continui ad essere altalenante e incapace di esprimersi al meglio in campo, al livello delle primissime della classe. Una situazione figlia anche di un certo malessere che serpeggia nello spogliatoio, tutt'altro che compatto. Anche nell'ultima disfatta interna contro il Wolves il linguaggio del corpo di numerosi protagonisti, tra i quali lo stesso Ronaldo (rimproverato in un'occasione da De Gea), sono stati emblematici. La sensazione dunque è che Rangnick non sia riuscito a "raffreddare" quella situazione bollente ereditata da Solskjaer.

Cristiano Ronaldo nervoso con alcuni compagni
Cristiano Ronaldo nervoso con alcuni compagni

Anche per questo Rangnick negli ultimi giorni ha sollevato i dubbi degli addetti ai lavori. Al momento del suo arrivo, il manager tedesco è stato considerato un po' come "l'uomo della provvidenza", capace di dare una svolta sia in campo che nello spogliatoio al Manchester United. Pioggia di complimenti, anche da parte dei suoi connazionali presenti in Premier come Thomas Tuchel, Jurgen Klopp e Ralph Hasenhuttl per Rangnick che però dopo il suo primo periodo all'Old Trafford, non ha convinto. Il giornalista di talkSPORT Alex Crook, in occasione della trasmissione Boot Room di Darren Bent ha infatti sollevato non pochi dubbi sul curriculum del tedesco, considerando lo stesso "esagerato" soprattutto alla luce dei risultati e dei pochi trofei vinti. D'altronde il non aver ancora compattato il gruppo United non è un punto a suo favore.

Lo spogliatoio della squadra inglese infatti nello specifico sarebbe letteralmente spaccato. Inevitabile che Cristiano Ronaldo, per peso specifico e carisma, sia proprio uno dei giocatori che ha alimentato questa divisione, che sarebbe basata anche su differenze linguistiche. Da una parte ci sarebbe infatti un clan abituato a parlare in portoghese, e dall'altro quello formato dai calciatori che tra loro comunicano in inglese. Crook infatti ha raccontato di uno United diviso in due: da un lato con Ronaldo ci sono i connazionali Bruno Fernandes, Diogo Dalot, Alex Telles e il brasiliano Fred, e dall'altro quelli che non parlano appunto portoghese.

Ronaldo e De Gea
Ronaldo e De Gea

Una frattura che poi si ripropone in campo, e va ad aggiungersi al nervosismo e alle fazioni già presenti in casa United. E la situazione non è migliorata anche perché diversi calciatori, oltre a vivere tensioni con compagni di squadra, non avrebbero gradito i metodi di Rangnick. Un quadro di grande "confusione" per uno stato d'animo generale tutt'altro che sereno. La situazione insomma all'Old Trafford è tutt'altro che calma e chissà che in caso di flop a fine stagione, non arrivi un massiccio restyling.

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