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L’Italia fa impazzire Ozil: “Sarà difficile da battere, addio catenaccio!”

Dopo Bastian Schweinsteiger è Mesut Özil a tessere le lodi della Nazionale di Roberto Mancini. Le vittorie contro Turchia e Svizzera hanno impressionato per un dettaglio in particolare: la qualità del gioco, l’organizzazione tattica e soprattutto per la nuova mentalità degli Azzurri. “Sarò difficile da battere”
A cura di Maurizio De Santis
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Mesut Özil dopo Bastian Schweinsteiger. Le parole sono differenti ma il concetto di fondo è lo stesso: la Nazionale di Roberto Mancini fa proseliti, riscuote consensi tra gli addetti ai lavori anche all'estero, calciatori ed ex (che appartengono a un passato nemmeno tanto lontano) restano a bocca aperta dinanzi alle prestazioni degli Azzurri e, in particolare, al modo in cui il ct abbia cambiato pelle alla squadra.

La vecchia idea di una squadra che pensa "primo, non prenderle" è stata soppiantata dall'idea che ci si può difendere anche con il gioco e un'organizzazione tattica votata alla costruzione, alla manovra che si sviluppa con abilità di palleggio, applicazione metodica, dinamismo e furore, talento e qualità, capacità di leggere i differenti momenti del match. È successo contro la Turchia e fu l'ex giocatore del Bayern Monaco (campione del mondo in Brasile) a tessere le lodi dell'Italia che, pur avendo messo il risultato al sicuro, "ha continuato a giocare e non s'è limitata a difendere". Impressionato, parlò addirittura di "nuova mentalità".

Questa squadra italiana ha talento ed esprime un gioco di qualità – ha scritto Özil in un messaggio su Twitter – e sarà difficile da battere durante il torneo… È una squadra così ben sistemata in campo, che non fa più catenaccio!

Il copione s'è ripetuto anche contro la Svizzera, sconfitta per 3-0 (stesso esito dell'esordio) nonostante fosse di una caratura tecnica superiore. In campo non s'è notata o, almeno, s'è vista davvero poco. Merito di una Nazionale che ha saputo tenere nervi saldi e cuore caldo, gestendo alla perfezione l'inerzia dell'incontro con Jorginho e affondando i colpi con Berardi e Locatelli.

All'orizzonte c'è il Galles (secondo nel Gruppo A a quota 4 punti), Mancini ha chiesto alla squadra di non accontentarsi e non fare calcoli pur avendo già la qualificazione agli ottavi di finale in tasca, pur bastandole un pareggio per chiudere come prima del proprio Girone. Il segreto è tutto qui: affrontare le sfide con la stessa cattiveria agonistica. Sempre.

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