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L’infortunio di Chiesa rischia di far saltare l’obbligo di riscatto per la Juve: cosa succede

L’infortunio di Federico Chiesa mette in discussione l’obbligo di riscatto previsto dalla formula dell’operazione scelta tra Fiorentina e Juventus. Cosa cambia adesso.
A cura di Maurizio De Santis
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Il campionato. La Champions League. I playoff con la Nazionale per la qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022. Il prestito biennale con obbligo di riscatto che, al momento, lo tiene ancora sospeso tra Fiorentina e Juventus. Il mondo di Federico Chiesa è crollato sul prato dell'Olimpico, quando ha sentito che il ginocchio sinistro cedeva accompagnato da una sensazione inquietante. Lesione del legamento crociato anteriore: la diagnosi è stata una mazzata per tutti, dovrà essere operato e i tempi di recupero saranno lunghi abbastanza da arrivare fino alla prossima estate quando sarà chiaro quale maglia indosserà il calciatore.

Resterà alla Juventus oppure c'è davvero il rischio che torni a Firenze? E soprattutto l'infortunio subito domenica sera può mettere a rischio il riscatto da parte dei bianconeri? Domande che ronzano in testa, nonostante la volontà della Juve sia quella di non privarsi di un talento come l'ex Viola, e si riassumono nel più semplice "adesso che succede?" Domande che sorgono spontanee a causa della formula che le società scelsero per chiudere la trattativa: prestito biennale con obbligo di riscatto che scatta al raggiungimento di determinate condizioni/obiettivi.

È spiegato nel comunicato di allora nel passaggio dove sono menzionati "l’obbligo da parte di Juventus di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del giocatore al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi nel corso della stagione 2021/2022; la facoltà da parte di Juventus di acquisire a titolo definitivo le prestazioni sportive del giocatore qualora detti obiettivi non fossero raggiunti".

Dunque, solo in caso negativo da Torino si passerà dall'obbligo alla facoltà di acquisire a titolo definitivo il giocatore. Al netto di tutti questi dubbi collaterali una risposta chiara già c'è: il riscatto di Chiesa non è mai stato in discussione considerato il suo potenziale. Anzi, il suo nome figurava già sul famoso "pizzino" dimenticato sul tavolo di un ristorante dall'ex dirigente, Fabio Paratici.

Federico Chiesa si è infortunato nella partita contro la Roma: stagione finita per la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.
Federico Chiesa si è infortunato nella partita contro la Roma: stagione finita per la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.

Però, la curiosità c'è, soprattutto in riferimento agli obiettivi indicati nell'accordo a mo' di condizione risolutiva. Due su tre sono già saltati, non per colpa del giocatore ma della malasorte che gli ha tirato un brutto scherzo: giocare almeno il 60% delle partite restando in campo almeno trenta minuti; segnare 10 gol e fare altrettanti assist. Il terzo invece è ancora possibile anche se al momento la classifica non aiuta: ovvero che la Juventus si piazzi tra le prime 4 posizioni in campionato. È per queste ragioni che, pur tenendo conto della volontà del club, sorge il dubbio.

L'affare tra Juventus e Fiorentina si è formalizzato per una somma complessiva di 60 milioni di euro, di questi solo 10 finora sono stati versati nelle casse dei toscani: 3 milioni per la stagione 2020-2021, altri 7 milioni in occasione di quella attuale (2021-2022) al termine della quale dovrebbe subentrare l'obbligo di acquisto. Così fosse, i bianconeri dovranno versare ai viola in tre esercizi altri 40 milioni di euro. La parte restante (altri 10 milioni) è invece vincolata ad altri obiettivi. L'infortunio rischia di mettere tutto in discussione, ma solo nelle modalità di un trasferimento che appare comunque certo.

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