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Liga: trovata l’intesa con la Federcalcio per giocare 7 giorni su 7, anche di lunedì

La federcalcio spagnola e la Liga hanno trovato un punto d’intesa su una questione che divideva da tempo: al ritorno in campo si potrà giocare sette giorni su sette, con una pausa minima di 72 ore per squadra, compreso il lunedì con orari spalmati che prevedono anche match alle 23 nelle zone più calde. In questo modo il campionato potrà concludersi entro i termini richiesti dall’Uefa (29 luglio)
A cura di Alessio Pediglieri
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La Federazione spagnola (RFEF) e LaLiga (LFP) hanno raggiunto un primo accordo sul ritorno del calcio giocato che nell'era post Covid-19, che vedrà la nascita di un calendario completamente inedito dove si potrà giocare sette giorni su sette, compreso il lunedì. Proprio il giorno di apertura della settimana era stato l'oggetto della discussione tra le due parti che non avevano trovato l'accordo nella scorsa estate. L'idea sarebbe adesso quella di giocare una partita per squadra ogni 72 ore, sfruttando qualsiasi giorno della settimana – compreso il lunedì – e in orari ‘spalmati' sulle 24 ore, con ipotesi di gare anche alle 23 nelle zone più calde. Fino a qualche settimana fa non c'era accordo competo, ma adesso che la situazione è cambiata e le premesse diverse, dettate dall'emergenza Covid-19 e dal tentativo di concludere la Liga nei tempi richiesti dall'Uefa, si sarebbe trovata l'intesa.

Il lunedì, infatti, era sempre stato considerato un giorno ‘morto' dal punto di vista del pubblico e dell'appeal delle partite, con i tifosi spagnoli che storicamente non hanno mai apprezzato le gare a inizio settimana e con la Federcalcio che non ha mai concesso l'autorizzazione a giocare. Ora però, stando a quanto riporta il quotidiano spagnolo ‘As',  i parametri e le priorità sarebbero cambiate: nella ripartenza post-Covid, per la Liga, essere in grado di giocare sette giorni alla settimana significa avere la possibilità per una squadra di giocare una partita anche di lunedì e poi ripresentarsi in campo di nuovo, giovedì. Questa cadenza sette giorni su sette, dà la possibilità di scendere in campo con costanza, due giorni alla settimana e la possibilità di chiudere il campionato prima del 29 luglio, la scadenza fissata dalla UEFA per la fine dei campionati nazionali. Infatti, dal 2 agosto è stato organizzata la fase finale delle Coppe europee con la possibilità di disputare le finali entro la fine dello stesso mese. Rispettando il calendario post coronavirus che permetterebbe l'inizio della nuova stagione senza ulteriori posticipi.

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