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Le condizioni di Osimhen preoccupano il Napoli: le notizie dalla Nigeria non sono buone

La Coppa d’Africa è finita, quando e in quale stato di forma l’attaccante tornerà a Napoli? Due domande che racchiudono una sensazione angosciante, anche alla luce dei disturbi avuti durante il torneo con la Nigeria.
A cura di Maurizio De Santis
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La foto che qualche giorno fa pubblicò Victor Osimhen fece scattare un campanello d'allarme. Alla vigilia della semifinale di Coppa d'Africa fu costretto al trattamento medico in ospedale perché aveva dolori addominali: l'attaccante mostrò la flebo applicata alla mano e tanto bastò ad alimentare preoccupazione per le sue condizioni di salute. Rischiò di non essere in campo col Sudafrica ma vederlo regolarmente in formazione mise in secondo piano ogni ansia. Giocò per 110 minuti, fece anche gol ma gli fu annullato, a fine gara (dopo i rigori) esultò anche sotto il settore dei tifosi indossando la bandiera della Nigeria.

"Così due giorni fa, così oggi", scrisse la punta dei partenopei lasciando trasparire fiducia assoluta e la certezza che il peggio ormai fosse passato. Ma non era così, alla luce delle ultime informazioni che arrivano su di lui. Anzitutto, a differenza degli altri connazionali impegnati in Serie A (Lookman dell'Atalanta), rientrerà in Italia con un giorno di ritardo dopo oltre 40 di ritiro con la sua selezione e aver disputato tutte le partite dalla fase a gironi (alcune protrattesi ai supplementari) fino al match per il titolo (perso) contro la Costa d'Avorio.

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Poi c'è quella voce insistente sul malessere che lo ha debilitato: disturbi gastrointestinali che avrebbero provocato anche una perdita di peso. È anche per questa ragione che il Napoli gli ha concesso altre 24 ore di tempo prima di aggregarsi alla squadra. Osimhen s'è diretto a Lagos per salutare la famiglia, adempiere a quegli impegni istituzionali previsti per la sua Nigeria e riposare un po' dopo le fatiche del trofeo.

Quando e in che stato di salute si presenterà a Napoli? Due domande che scandiscono l'angoscia per il bomber che alla formazione di Mazzarri serve come il pane lì davanti, per recuperare il terreno perso in classifica e sperare nella rimonta verso il quarto posto. Le sue caratteristiche, il modo d'interpretare il ruolo, ne fanno uno dei calciatori che più sta mancando per le soluzioni tattiche che offre e la capacità di rendersi costantemente pericoloso.

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Quasi sicuramente Osimhen non ci sarà contro il Genoa. Al massimo si accomoderà in panchina. ma il club conto di averlo pronto in occasione della partita di Champions con il Barcellona, in programma mercoledì prossimo al Maradona. Un doppio confronto che è (anche) uno snodo cruciale in una stagione deludente e disastrosa dopo quella esaltante dello Scudetto.

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L'ultima partita giocata in campionato risale al 23 dicembre scorso: sconfitta per 2-0 all'Olimpico contro la Roma e, cosa peggiore, rimediò anche un'espulsione. La settimana precedente ha segnato contro il Cagliari l'ultima rete in Serie A, il 7° centro su 13 gare disputate rispetto alle 24 totali in campionato (dove ha saltato altre 4 gare per infortunio muscolare).

Appena una la rete in Champions (contro il Braga nella sesta partita della fase a gironi). Numeri di un'annata balorda, durante la quale ha sì rinnovato ma con un patto chiaro: sarà ceduto a giugno e in cambio il Napoli intascherà i soldi della clausola (120 milioni) per lasciarlo libero.

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