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L’attaccante più anziano ha 90 anni e gioca in Inghilterra: “In campo mi chiamano ninja”

Mike Fisher ha festeggiato il compleanno nella maniera che più ama: giocando a calcio con i coetanei in una squadra amatoriale di Walsall. “Vi spiego qual è il segreto della mia giovinezza”.
A cura di Maurizio De Santis
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Mike Fisher ha 90 anni e va orgoglioso del soprannome che gli hanno dato in campo. Lo chiamano ‘ninja' perché – dice – ha il potere di scomparire all'improvviso con la palla tra i piedi. Te lo ritrovi all'improvviso davanti alla porta, fa gol e nemmeno te ne accorgi. Lui ci scherza su, sorride di gusto e con orgoglio: vedere per credere.

Nonostante l'età è ancora agile abbastanza per giocare a calcio in una squadra amatoriale a Walsall: assieme ai compagni di squadra coetanei dell'Old Corinthians disputa in media tre partite a settimana. Una delle ultime è recente, risale al giorno del suo compleanno che ha festeggiato alla maniera dei bomber veri: segnando cinque reti.

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È lui l'attaccante più anziano dell'Inghilterra. Il calciatore che se ne frega dell'incedere del tempo perché si sente una meraviglia e non ha alcuna intenzione di rinunciare alla sua passione che è essa stessa elisir di lunga vita. "Volete sapere perché il mio alias è ninja? Perché dicono che scatto in un batter d'occhio… un attimo prima pensi di avermi preso, un attimo dopo me ne sono già andato e la palla è in fondo alla rete".

La fama lo precede. Il signor Fisher fa ironia e al reporter racconta: "Se chiedi a qualcuno che gioca con me chi è Mike Fisher non saprà darti una risposta. Ma se dici ‘giochi con Ninja?' allora sapranno di cosa stai parlando".

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Cosa lo spinge a cimentarsi ancora in partite di pallone? La spiegazione più profonda è nell'unica motivazione plausibile che espone com grande lucidità. "Amo ancora il calcio e continuerò ad andare avanti finché potrò… o almeno fino a quando sarà ancora capace di segnare regolarmente. Fare gol è il segreto della mia giovinezza. Chi fa gol non invecchia mai e io ho mi sento sempre giovane".

Domanda dalle cento pistole, una di quelle che si aspetta come il più semplice e delizioso degli assist che lo mettono dinanzi alla porta spalancata: quanti gol ha fatto finora? Il ‘ninja' ci pensa un attimo, negli occhi gli puoi leggere il tentativo di catalogarli tutti in una stima approssimativa, possibile.

Poi ci rinuncia ma fornisce un parametro di riferimento che è indicativo della sua prolificità di attaccante. "A dire il vero ho perso il conto di quanti ne ho segnati – ha aggiunto il signor Fisher -, ma di solito ne realizzo quattro su cinque a partita. E gioco regolarmente a calcio per tre volte a settimana da sette, otto anni. Un paio di volte ho segnato dieci gol in una partita e quella sensazione di segnare mi fa dimenticare che ho 90 anni".

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