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La rivincita di Allegri: torna alla Juve acclamato, con più soldi e più poteri

A distanza di due anni dal suo addio Allegri torna alla Juventus in grande stile. Acclamato dai tifosi, Max è stato fortemente voluto dalla dirigenza che ha messo sul piatto un super contratto, e maggiori poteri decisionali dopo l’addio di Fabio Paratici, uno degli artefici della rivoluzione del passato.
A cura di Marco Beltrami
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Massimiliano Allegri ha già vinto. Ancor prima di provare a trionfare nuovamente sul campo, il tecnico toscano è tornato alla Juventus in grande stile, da vincitore e a testa alta. La società bianconera che solo due anni fa aveva deciso di provare una nuova strada, affidandosi a Sarri prima e a Pirlo poi, ha fatto un passo indietro. Agnelli, ha deciso di affidarsi nuovamente a quello che al momento del congedo definì come un "amico sincero", affidandogli più poteri e ammettendo di fatto di aver commesso un errore nel mandarlo via.

A due anni dall'addio, Allegri torna alla Juventus in grande stile

Altro che "minestra riscaldata". Quello di Massimiliano Allegri alla Juventus è un ritorno in pompa magna. Sono passati due anni da quella celebre conferenza stampa in cui, come spesso fatto anche in passato, regalò spettacolo congedandosi senza rancore dalla Juventus. "Diversità di vedute", così recentemente Max aveva fotografato quella separazione, che sembrava l'inizio di una nuova era per la squadra bianconera. Il mister toscano che in quell'occasione si tolse qualche sassolino nei confronti di chi "non vinceva mai", alimentando così ulteriormente il dibattito tra giochisti e allenatori più pragmatici ha aspettato due anni, prima di tornare in gioco.

Gioco deludente e risultati non all'altezza, la Juve fa un passo indietro sull'allenatore

Anni in cui è stato accostato a numerose panchine, soprattutto all'estero, e in cui ha ricaricato le energie assistendo alle prestazioni di una Juventus che non è riuscita a fare quel salto di qualità dal punto di vista delle prestazioni che in molti speravano. Anzi addirittura sono venuti meno anche i risultati, con la Supercoppa, la Coppa Italia e la qualificazione alla Champions conquistata in extremis che non hanno cancellato la delusione per l'interruzione del ciclo di scudetti, e il trionfo dell'Inter in una stagione in cui sono stati commessi tantissimi errori, a tutti i livelli.

Paratici out, poteri decisionali e ingaggio super, così la Juve si è assicurata il ritorno di Allegri

Ecco allora il colpo di scena con il ritorno alla Juventus, che pur di riportarlo a Torino ha fatto di tutto, anticipando così Real Madrid e Inter. E il suo è un matrimonio bis da vincitore assoluto, anticipato per altro da un addio eclatante, ovvero quello di Fabio Paratici. Non è un mistero che proprio il dirigente, sia stato uno dei principali artefici del cambiamento, con il pressing per una nuova guida tecnica al posto di Allegri. E quest'ultimo ora potrà avere maggiori poteri, a livello decisionale e di mercato (come confermato per esempio dalla volontà di spingere per il rinnovo di Dybala e per quello di Chiellini).

Senza dimenticare poi il nuovo contratto che è stato messo sul piatto dai vertici bianconeri. Vincolo fino al 2025, con ingaggio da 9 milioni di euro a stagione, ovvero 2 in più di quanto percepito al top della sua precedente esperienza sotto la Mole. Un'offerta, superiore a quella dell'Inter,  che certifica ulteriormente il desiderio di Agnelli di fare tutto il possibile per assicurarsi nuovamente le prestazioni di Max.

Quello di Max è un ritorno da vincitore alla Juventus

Richiamato, con più poteri, più soldi, con molti tifosi che si sono ricreduti e sono pronti a riabbracciarlo. Tutti aspetti che confermano che quello di Allegri alla Juventus è un ritorno da vincitore, che non può che riempire d'orgoglio l'allenatore livornese. Adesso però viene il bello, con una sfida tutt'altro che semplice ovvero quella di riportare la squadra bianconera ai livelli raggiunti sotto la sua gestione in Italia, con la speranza di fare il salto di qualità anche in Champions League, dopo stagioni tutt'altro che esaltanti.

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