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La Procura Federale indaga su presunte violazioni anti Covid: presenza di tifosi negli stadi

La Procura della FIGC ha aperto un’indagine su due partite del weekend, disputatesi in Serie B e in Serie C. L’accusa è di presunta violazione delle norme anti Covid che obbligano gli stadi a porte chiuse. Durante le gare sarebbero state presenti persone non autorizzate. Le due partite incriminate sono Reggina-Vicenza e Avellino-Bari.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il calcio senza tifosi non piace a nessuno ma è una necessità fondamentale in tempi in cui la pandemia è ancora presente in ogni settore, sport compreso. E il rispetto dei protocolli vigenti, anche se restrittivi e limitanti è l'unica via per ridurre le tempistiche per il ritorno alla normalità. Eppure, sembra che vi siano state diverse violazioni, soprattutto nelle serie calcistiche minori, Serie B e Serie C, sulla chiusura degli impianti al pubblico. Un problema sul quale la Procura federale starebbe indagando dopo aver effettuato controlli e verifiche incrociate.

Se l'indagine della Procura Federale dovesse proseguire e constatare la violazione ai protocolli vigenti sarebbero non pochi i guai in arrivo per alcune società di Serie B e C: sono stati aperti due procedimenti per accertare eventuali violazioni relative all’applicazione del Protocollo previsto per la modalità "a porte chiuse" per tutti gli impianti che ospitano partite di calcio di tutte le categorie in attività.

Sono stati messi sotto osservazione alcuni incontri svoltisi nel weekend e per la precisione Reggina-Vicenza, del campionato di Serie B e Avellino-Bari del girone C del campionato di Serie C. L’inchiesta è iniziata e  dovrà accertare se siano stati rispettate le direttive sanitarie. Ci sono precise indicazioni sul numero previsto dal Protocollo, in relazione alle presenze in tribuna, indicazioni che non sarebbero state rispettate. Un analogo procedimento era stato aperto per la partita, anche in questo caso del campionato di  Serie C, Pro Vercelli-Como del 14 marzo scorso.

Non è la prima volta che si vigila, anche in campo internazionale, sull'ottemperanza delle regole in vigore, e un episodio simile era avvenuto in occasione di Stella Rossa-Milan, gara di andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Per l'incontro disputatosi allo Stadio "Marakana" di Belgrado,  la UEFA aveva aperto un’indagine sugli insulti ricevuti da Zlatan Ibrahimovic, cogliendo l’occasione per verificare la presenza o meno nell’impianto di persone non autorizzate.

Cosa dicono i protocolli sugli stadi a porte chiuse

Espressamente vietata e non ammessa a nessun titolo la presenza di pubblico e tifosi, attualmente ecco chi può assistere ad un incontro di calcio secondo il Protocollo anti Covid in vigore:

  • n. 40 persone per ogni Società (ivi compresi coloro inseriti nella distinta di gara)
  • Terna arbitrale
  • Osservatore arbitrale e/o organo tecnico
  • Forze dell'Ordine, Vigili del Fuoco, Sanitari e/o personale del 118 e responsabili del Servizio;
  • Max n. 6 raccattapalle
  • Commissario di campo (se designato)
  • Max n. 22 giornalisti regolarmente accreditati secondo le indicazioni della Società
  • Max n. 1 operatore o tecnico per emittente televisiva/radio accreditata
  • Troupe televisiva per emittente titolare del diritto di esclusiva
  • Max 15 fotografi, o comunque compatibilmente con lo spazio consentito dall'impianto ed a seguito di accredito della Società
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