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La prima volta dei fratelli Hernandez insieme nella Francia: “Mamma ha pianto, c’è sempre stata”

Didier Deschamps ha deciso di convocare Lucas e Theo Hernandez per la semifinale di Nations League contro il Belgio. È la prima volta che i due fratelli, abbandonati dal padre quando erano bambini e cresciuti insieme nelle giovanili dell’Atletico Madrid, vestiranno la stessa maglia blues della nazionale francese. Ormai si sono ritagliati due ruoli diversi, Lucas centrale del Bayern e Theo terzino sinistro nel Milan, ma rimangono i dubbi se farli giocare insieme dal 1′.
A cura di Andrea Lucia
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Per la prima volta i fratelli Hernandez sono stati entrambi convocati dalla nazionale francese e si sono presentati insieme in conferenza stampa nel centro sportivo di Clairefontaine. Lucas, 25 anni, è già un veterano dei Blues e si è laureato anche campione del mondo in Russia nel 2018. Theo, 23 anni, ha vestito la maglia della Francia solamente una volta, il 7 settembre nella partita casalinga contro la Finlandia (2-0) valida per le qualificazioni ai Mondiali 2022. Entrambi sono difensori e nascono come terzini sinistri: ecco perchè in patria si interrogano sulla possibile coesistenza tra i due e Didier Deschamps è in dubbio se schierarli dal 1′ nella semifinale di Nations League contro il Belgio.

A dir il vero, il ruolo che i due fratelli si sono ritagliati nelle rispettive squadre di club è ben diverso. Lucas è uno dei leader della difesa del Bayern Monaco e ormai gioca stabilmente come centrale. Theo è esploso nel Milan ed è titolare inamovibile sulla fascia sinistra. Anche nella sua prima e unica apparizione con la maglia blues ha giocato lì tutta la partita, sfruttando l'assenza del fratello e di Lucas Digne. Giovedì sera a Torino ci saranno tutti e tre e all'allenatore transalpino spetterà il compito di trovare la soluzione tattica migliore.

Intanto, alla domanda se i fratelli Hernandez potrebbero giocare insieme da titolari, Deschamps ha risposto così: "Non ho mai vissuto questa situazione. Non succede spesso, figuriamoci a livello internazionale. Devo pensare che ho a che fare con due giocatori, non con due fratelli. Hanno ruoli e profili diversi quindi possono giocare insieme. Anche se Lucas è stato molto bravo con noi come terzino, ormai ha una predisposizione a giocare come centrale, mentre Theo spinge molto sulla fascia sinistra". In effetti era dal 1974 che due fratelli non vestivano la stessa maglia dei Blues: era capitato a Hervé e Patrick Revelli, protagonisti con il Saint-Etienne due anni dopo nella finale di Coppa dei Campioni persa contro il Bayern Monaco.

Scherzo del destino vuole che anche la nazionale belga, prossima avversaria della Francia, abbia in rosa due fratelli: Thorgan ed Eden Hazard. La soluzione più probabile porterebbe la nazionale dei galletti a proporre lo stesso schieramento tattico dell'ultima gara ufficiale. Un 3-4-3 con il tridente delle meraviglie Griezmann, Mbappé, Benzema. È in difesa che Deschamps deve sciogliere i dubbi: la chance dal 1′ per Theo Hernandez escluderebbe sicuramente Digne ma non il fratello Lucas. Sì perchè il difensore del Bayern Monaco potrebbe comunque ritagliarsi una maglia da titolare al centro della difesa insieme a Varane. Per farlo dovrà superare la concorrenza di Kimpembe. Il tecnico fa sapere di avere già in mente la formazione che scenderà in campo contro il Belgio: in ogni caso tutto ruoterà attorno ai fratelli Hernandez.

La storia

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Lucas e Theo Hernandez hanno caratteri diversi, il primo più combattente il secondo più sensibile e timido. Eppure da buoni fratelli hanno molte cose in comune. Sono figli d'arte, anche se il padre Jean-François li ha abbandonati quando erano bambini e ancora oggi non hanno più alcun rapporto con lui. Sono nati a Marsiglia ma hanno iniziato a giocare insieme nelle giovanili dell’Atletico Madrid, la città dove entrambi sono cresciuti. "È il lavoro che ha dato i suoi frutti. Sai, non abbiamo avuto un'infanzia molto facile ma volevamo diventare calciatori professionisti e ci siamo riusciti", ha dichiarato Lucas. E Theo lo ha ribadito: "Ha detto tutto mio fratello no? Non è facile quello che abbiamo vissuto da piccoli. Ringrazio mia madre che è stata sempre presente nei momenti belli e in quelli brutti. Ci ha portato agli allenamenti, ha gestito tutto a casa".

Nella conferenza stampa di oggi, i due fratelli hanno voluto ricordare il momento in cui hanno saputo della convocazione: Lucas aveva il giorno libero ed era andato a pescare, Theo stava guardando la televisione in casa e ha visto la propria madre piangere dalla commozione. Lei stessa tempo fa aveva svelato un retroscena curioso che aveva cambiato la loro carriera. Il club spagnolo voleva visionare solamente Theo Hernandez in un provino, ma per una strana coincidenza fu chiamato anche Lucas: "Il club aveva invitato solo Theo, ma portai con me anche Lucas che nel frattempo si mise a giocare nei pressi del campo. Un educatore si avvicinò a me e chiese se si trattasse di mio figlio e così lo portò in campo col fratello". A distanza di qualche anno il loro cognome è destinato a fare le fortune della Francia nel prossimo futuro.

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