La nuova regola della Champions che entra in vigore da stasera: il caso dell’Inter non si ripeterà

La nuova regola di questa edizione della Champions League 2025-2026 che parte oggi rende giustizia al merito sportivo. La squadra che, rispetto all'avversaria, riuscirà a classificarsi meglio al termine della fase a girone unico potrà disporre di un vantaggio: giocare in casa le sfide di ritorno dei quarti e della semifinale. Non ci sarà più sorteggio dopo gli ottavi. E non potrà ripetersi il caso di Inter-Barcellona e di Real Madrid-Arsenal. Questa sorta di jolly potrà anche essere "rubato" dalla formazione che, pur avendo chiuso la prima parte in posizione peggiore, riuscirà a battere una delle migliori piazzate: oltre al passaggio del turno, le strapperà anche i benefici dello status.
Uno stimolo ulteriore per Napoli, Inter, Juventus e Atalanta chiamate a dare tutto in questa prima porzione di competizione considerato che nella scorsa edizione della Coppa lo scenario era diverso. In palio non c'è più solo la qualificazione agli ottavi ma una carta (il migliore piazzamento in classifica) che può tornare eventualmente utile quando la Champions entra nella fase finale.
Perché la Uefa ha introdotto la nuova regola del "merito"
La Uefa s'era accorta del "bug" di sistema che aveva fatto capolino nella nuova era della Coppa dalle "grandi orecchie": via i vecchi gironi, spazio al mini-campionato per determinare (in base alla graduatoria) la griglia delle qualificate agli ottavi, con le prime 8 che accedono direttamente mentre le altre, dalla 9ª alla 24ª posizione, che si giocano nei playoff gli altri 8 posti disponibili. Qualcosa, però, è andato storto e la Federazione ha corretto quell'errore di valutazione che aveva aperto la falla a partire dai quarti. Una situazione all'epoca (perché ancora non introdotta la modifica) sbilanciata, di cui beneficiarono proprio il Paris Saint-Germain (poi divenuto campione schiantando l'Inter), che agli ottavi ci arrivò per il rotto della cuffia (15° posto) salvandosi nelle ultime due giornate, e la stessa Inter nel confronto col Barcellona.

Il vantaggio di Inter e Real Madrid, la frustrazione dell'Arsenal
In che senso in approfittarono? E perché la frustrazione dell'Arsenal (eliminato dai transalpini in semifinale) ha fatto scuola? La risposta a queste due domande spiega perché la Uefa ha deciso di dare un peso maggiore ai valori espressi dalla graduatoria. Dopo aver superato il Brest negli spareggi, come da regolamento, il PSG venne incasellato nella parte alta del tabellone e negli ottavi gli toccò il Liverpool: i Reds giocarono il ritorno in casa in virtù del migliore piazzamento in classifica (ma furono ugualmente eliminati). Dai quarti in poi questa agevolazione negli abbinamenti non venne più considerata e si fece ricorso al sorteggio. Se l'accoppiamento PSG-Aston Villa cambiò poco (gli inglesi giocarono ugualmente il ritorno in casa), lo "scandalo" scoppiò nei quarti.
L'Arsenal (3° nella fase a girone unico) giocò il ritorno contro il Real Madrid (11°) al Bernabeu, nonostante avesse concluso la classifica ben 8 posizioni sopra gli spagnoli. La squadra di Arteta passò il turno ma vide ripetere il copione in semifinale: i parigini disputarono il ritorno al Parco dei Principi ed esclusero i Gunners dalla Champions. Fu ingiusto? Non con l'Arsenal: perché in base alle nuove regole il PSG, pur avendo chiuso 15°, avrebbe avuto comunque la garanzia di giocare il ritorno in casa nei quarti di finale e in semifinale per aver rubato il diritto al Liverpool.
La modifica del regolamento, invece, avrebbe cambiato completamente le cose per Barcellona (2° posto) e Inter (4° posto). Perché? Avrebbe dato origine a un ordine di campo differente per la semifinale. I nerazzurri, poi finalisti, furono sorteggiati in casa per il ritorno, ma con il nuovo sistema sarebbe stato il Barcellona ad avere la priorità e il conforto del campo amico.

Cosa succede con la modifica al regolamento
Se una squadra che nella fase a gironi s'è piazzata meglio in classifica arriva nei quarti, secondo le regole di questa stagione godrà del vantaggio del ritorno in casa. È questo il merito sportivo che tende a premiare anche più in là nella competizione chi ha concluso meglio la fase a girone unico della Champions.
Il vantaggio "scippato" in caso di qualificazione
C'è ancora un altro dettaglio che incentiva lo spettacolo e la competizione: se durante la fase a eliminazione diretta una squadra vince il doppio confronto con un'altra formazione che si è piazzata più in alto nella classifica del campionato, le "ruba" il beneficio e può usufruirne contro la prossima rivale assicurandosi (sempre che la rivale non sia messa meglio) un ritorno "caldo" davanti ai propri tifosi.