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La mascotte dell’Al-Nassr non riesce a staccare gli occhi da Ronaldo: finché succede la magia

Negli attimi che hanno preceduto l’esordio di Cristiano Ronaldo con l’Al-Nassr, c’è stato un momento molto bello nel tunnel che dagli spogliatoi portava al campo: un bambino ha visto realizzarsi il suo sogno.
A cura di Paolo Fiorenza
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Buona la prima per Cristiano Ronaldo con la maglia dell'Al-Nassr: il campione portoghese, dopo l'esordio con doppietta in terra araba nell'amichevole tra una selezione saudita e il PSG, ha potuto finalmente debuttare col club che gli verserà circa 400 milioni nei prossimi due anni e mezzo, avendo scontato la squalifica di due giornate che si portava dietro dall'Inghilterra. Un mesto fine carriera secondo alcuni, un'offerta irrinunciabile secondo altri.

CR7 si è fatti due conti e avendo visto che in Europa nessuno era più disposto ad offrirgli il palcoscenico della Champions, ha deciso di andare a svernare in un campionato decisamente di basso livello come la Saudi Pro League, dove basta qualche finta o uno dei suoi proverbiali stacchi aerei per lasciare tutti a bocca aperta e far esplodere l'entusiasmo. Il debutto in campionato non ha visto Ronaldo andare a rete, ma ogni suo singolo tocco è stato salutato dalle ovazioni del pubblico del Mrsool Park. Un impianto peraltro molto piccolo se paragonato agli stadi del calcio mondiale dove l'ex juventino si è esibito per tutta la vita: domenica pomeriggio gli spettatori erano poco meno di 23mila, ovvero il massimo della capienza consentita.

Cristiano Ronaldo festeggia con i suoi nuovi compagni la vittoria dell'Al-Nassr al suo esordio
Cristiano Ronaldo festeggia con i suoi nuovi compagni la vittoria dell'Al-Nassr al suo esordio

È un mondo lontanissimo in tutti i sensi: nell'intervallo della partita un tifoso, dopo essere stato sorteggiato durante un'estrazione a premi, ha scoperto di aver vinto un'automobile. Del resto Ronaldo sa di essere lì non solo per finalità sportive, ma anche per propagandare il nome dell'Arabia Saudita nel mondo, dando una mano a ripulirlo dalle accuse di sistematica violazione dei diritti umani. È tutto incluso nel pacchetto, con lo sguardo già proiettato ai Mondiali del 2030, che il Paese arabo vorrebbe organizzare assieme a Grecia ed Egitto, in quella che sarebbe la prima edizione a svolgersi in tre continenti.

Vicende che sono molto al di sopra della testa del portoghese, che intanto fa il suo, calandosi appieno nella parte del leader di una squadra che è prima nel suo campionato. E dunque – dopo aver provato a segnare in ogni modo, incluso un tentativo di rovesciata che gli ha attirato qualche ironia per l'esito fallimentare – Ronaldo ha pubblicato un post per esaltare la vittoria per 1-0 sull'Al-Ettifaq: "Prima partita, prima vittoria, ben fatto ragazzi. Grazie a tutti i tifosi per l'incredibile supporto".

Uno dei momenti più belli del suo esordio peraltro è accaduto prima del match, quando le due squadre erano nel tunnel che portava dagli spogliatoi al campo. Ronaldo aveva la fascia di capitano al braccio ed al suo fianco aveva un bambino, la classica mascotte che accompagna i giocatori sul terreno di gioco. Il piccolo era così felice che la sorte gli avesse donato un privilegio che mai avrebbe neanche sognato, quello di entrare in campo mano nella mano con un idolo che fino a quel momento aveva visto solo in televisione, che non riusciva a staccare gli occhi dal viso di CR7.

Era completamente rapito, come in un sogno, e la magia del momento si è sprigionata ancor più quando è accaduto qualcosa che il bambino sperava nel proprio cuore: pur preso da tutto quello che precedeva il suo debutto, Ronaldo ha ‘sentito' che qualcuno lo stava fissando con tale sentimento e ha abbassato lo sguardo incrociando i propri occhi con quelli della mascotte. È bastato quello sguardo seguito da un sorriso – ricambiato dal ragazzino – per farlo diventare la persona in quel momento più felice sulla faccia della terra. Il bambino e il campione, la potenza di un attimo, soltanto un attimo. E tutto il mondo fuori.

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