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La Francia campione del ’98 si è spaccata: organizzano una rimpatriata, mezza squadra non va

Mentre Zidane e compagni si riunivano per una cena, altri protagonisti della Francia campione del mondo nel 1998, tra i quali Deschamps, erano altrove.
A cura di Marco Beltrami
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Una squadra fortissima, mix di talento e fisicità e capace di unire qualità e quantità, sapendo quando giocare di "fioretto" o di "sciabola". La nazionale francese che si laureò campione del mondo in casa nel 1998, era una compagine eccezionale. Una rappresentativa piena zeppa di campioni, capace in finale di battere agevolmente il Brasile di uno "spaesato" Ronaldo. A distanza di anni, tanti dei componenti di quel gruppo sono ancora protagonisti nel mondo del calcio, anche se il feeling non sembra più essere quello dei bei tempi a giudicare dalle ultime indiscrezioni.

I giocatori di Francia 98 infatti si sarebbero dovuti ritrovare per una cena lo scorso lunedì. Un appuntamento che aveva solleticato la curiosità degli addetti ai lavori dopo quanto accaduto nelle ultime settimane. Le parole del poi sospeso presidente della federazione francese Le Graet su Zidane, baluardo della nazionale che fu campione del mondo, in merito ad una sua candidatura a Ct per il dopo Deschamps avevano sollevato un polverone ("Se mi ha chiamato? Certo che no, non gli avrei nemmeno risposto al telefono"). Il silenzio dell'attuale ct sul suo ex compagno di spogliatoio, a quanto pare non è stato gradito da chi avrebbe voluto comunque una difesa e una sottolineatura quantomeno dei modi sbagliati da parte del numero uno transalpino.

Proprio per questo attraverso le pagine di Le Parisien, uno degli ex campioni del mondo in forma anonima ha rivelato: "Questa storia è stata vissuta molto male da Francia 98 per due motivi. E ne abbiamo parlato sul nostro gruppo WhatsApp. In primo luogo, ha risvegliato la nostra sensazione che la nostra generazione è stata a lungo disprezzata da Le Graët. Ci odia. Ma è soprattutto il trattamento riservato a Zizou". Un gruppo di cui lo stesso Deschamps non farebbe parte, visto che a detta di un altro calciatore di Francia 98: "DD non c'è, perché non era con noi quando lo abbiamo creato. Rimane il nostro stimato e rispettato capitano. Più in generale, qualunque cosa sentiamo, siamo ancora una famiglia. A volte ci sono ‘strattoni' occasionali".

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Ecco allora che la cena sarebbe potuta essere l'occasione per ritrovarsi, nonostante le perplessità di alcuni dei partecipanti. L'ex centrocampista Emmanuel Petit infatti, ai microfoni di RMC aveva già capito che le cose non sarebbero andate come da copione: "Sono convinto che ci sia molta gente che non verrà". L'ex Arsenal sena troppi giri di parole aveva spiegato: "Ci sono troppi problemi in questo momento. Dovremmo riunirci tutti ed essere in grado di parlare in modo onesto e franco, faccia a faccia. Ci sono troppe cose che non vanno".

E infatti ecco il gruppo si è letteralmente spaccato in occasione della cena. Rispetto all'ultimo incontro del 2021 in cui i presenti erano stati Bernard Lama, Frank Leboeuf, Lilian Thuram, Fabien Barthez, Christian Karembeu, Fabien Barthez, Alain Boghossian, Bixente Lizarazu, Youri Djorkaeff o anche Zinedine Zidane, il numero dei presenti si è ridotto. In 4 infatti ovvero proprio Didier Deschamps, Vincent Candela, Youri Djorkaeff e Robert Pirès non si sono presentati, in quanto impegnati a Monaco per un evento di beneficenza.

Proprio Pires a RMC ha minimizzato la differenza di programmi, sottolinenando però che l'organizzazione dell'evento è andata avanti nonostante ci fosse chi sapeva che loro non avrebbero potuto partecipare: "Non c'è davvero una frattura. Sappiamo benissimo che a volte è difficile rispondere a tutte le richieste. Ora, devi solo rispettare tutti. Questa sera, appunto, c'è stata una cena di France 98 a Parigi. Io avevo dato il mio consenso al Monaco, fa parte del gioco, poi c'è chi ha deciso di prendere un'altra direzione. Quello che voglio dire è qualunque cosa accada, restiamo uniti, restiamo una famiglia. Abbiamo creato qualcosa di eccezionale intorno a noi, intorno alla Francia e questo, non possiamo dimenticarlo e non deve scomparire. È ovvio, lo sanno tutti, tutti l'ha visto. Non c'è frattura. Ci sono giocatori che hanno deciso di prendere un'altra direzione".

Questa volta però non sono circolate, al contrario di quanto accaduto in passato, foto relative ai momenti della festa, con i protagonisti molto più discreti eccezion fatta per Desailly che ha postato una misteriosa foto di una bambina intenta a zittire tutti. L'ex portiere Lionel Charbonnier comunque sui social ha provato a spegnere le polemiche sottolineando che il gruppo è più unito di quello che si pensi: "Vi rassicuro, o forse vi deluderò, ma Francia 98 è molto più unito di quanto pensi. La nostra reunion è sempre così bella. Ma fuori, ognuno vive la propria vita! Normale no? Visto che volete sapere tutto: tutti gli assenti hanno potuto seguire in diretta la nostra festa privata. Tutto è stato registrato grazie a foto e video da tutti i presenti. Una vera  molto più forte di una famiglia!! Su questo, manterrò l'intimità dei nostri scambi, al tavolo o (sulle) reti".

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